Il dizionario delle cose perdute: lo scritto nostalgico di Francesco Guccini

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nostalgìa s. f. [comp. del gr. νόστος «ritorno» e -algia (v. algia)]. – Desiderio acuto di tornare a vivere in un luogo che è stato di soggiorno abituale e che ora è lontano.

Dizionario online della Treccani

“Dopo la guerra c’era una voglia di ballare che faceva luce”

Francesco Guccini

A proposito di dizionario e di nostalgia ce n’è uno proveniente dalla penna di Francesco Guccini che vale la pena di leggere. “Il dizionario delle cose perdute” è un libriccino che parla di un passato fatto di telefoni condivisi con i vicini e di felicità fatta di piccole cose.

Fa parte della collana “Libellule” di Mondadori e a proposito di insetti quasi “perduti” mi vengono in mente le lucciole, sempre più rare ma che quando le vedi, come una cosa del passato a te cara provi piacere.

Spero che non diventino delle cose perdute, un po’ come il libro di cui non vorrei mai trovare la sua voce in un altro dizionario delle cose perdute 2.0. Ad ogni modo si legge in poco tempo e ci si immagina quella semplicità che nella migliore delle ipotesi ci è stata trasmessa attraverso i giochi in strada o sul cibo con quelle merende di una volta che, anche se viviamo nel 2023, hanno sempre una marcia in più.

A volte il passato può essere un piacevole BOOMERang che ci riporta alla mente  quelle cose che solo a sentire le parole: penso alle biglie, al nascondino, a pane acqua e zucchero, ne senti l’odore.

Questo è il “dizionario delle cose perdute” un libriccino luminoso e semplice come le piccole cose.