Gianna Del Gaudio, Daniela Roveri, Marilena Negri: il segno di un serial killer?

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La cronaca degli assassini seriali in Italia parte da lontano e si estende fino ai primi anni Duemila, una casistica composta da vicende che hanno lasciato un profondo segno nell’immaginario comune. Al giorno d’oggi è molto difficile sentir parlare di serial killer nel nostro paese. Non se ne parla più perché non esistono più o perché nascondono le loro tracce? Questa domanda ci accompagna nell’analisi di alcuni delitti recenti.

L’omicidio di Gianna Del Gaudio

Gianna Del Gaudio, 63 anni, vive insieme al marito in una villetta in via Madonna delle Nevi a Seriate, in provincia di Bergamo. Lei è una professoressa in pensione mentre Antonio Tizzani, il marito, è un ex ferroviere in pensione. La sera del 26 agosto del 2016 trascorre come tante altre, a cena e poi la moglie a sistemare la cucina mentre il marito esce nel giardino per annaffiare le piante.

Durante la serata accade qualcosa di tragico. La donna viene sgozzata mentre si trova in cucina a lavare i piatti. Qualcuno arriva da dietro e la colpisce una sola volta alla gola con un’arma da taglio.

Antonio racconta agli inquirenti di essersi diretto in cucina, trovandosi davanti a un uomo sconosciuto, incappucciato, di cui non riesce a fornire troppi dettagli perché l’attenzione cade su altro, sulla moglie morente, stesa per terra. Tizzani chiama i soccorsi ma purtroppo la donna muore quasi subito.

Inizialmente sembrava che fosse sparita una collana della signora ma questa verrà poi ritrovata successivamente in casa durante una perquisizione.

Le indagini partono subito e l’attenzione si rivolge nei confronti del marito. Attenzione che porterà a cercare indizi di presunti maltrattamenti nei confronti della moglie. Due mesi dopo l’omicidio, a 600 metri dalla casa della coppia, verrà ritrovata una busta di mozzarelle che loro acquistavano solitamente con all’interno un paio di guanti e un taglierino. Può essere l’arma del delitto? Sullo strumento da taglio viene rinvenuto il Dna di Antonio. Una prova di colpevolezza secondo l’Accusa, una possibile contaminazione involontaria di laboratorio secondo la Difesa.

Dalle analisi giunge poi un elemento interessante : la presenza di DNA maschile sconosciuto sui guanti ritrovati nel sacchetto. Questa traccia, non appartenente al marito, resta un grande nodo da sciogliere nella vicenda.

Le indagini proseguono e l’Accusa porta Antonio Tizzani a processo, imputato per omicidio e maltrattamenti. In primo grado verrà assolto da tutte le accuse. Alla fine del procedimento di appello, l’accusa ritira il capo di imputazione sui maltrattamenti e mantiene quello sull’omicidio di Gianna Del Gaudio. Ad ottobre del 2022 verrà assolto anche in appello dall’accusa di omicidio.

L’omicidio di Daniela Roveri

Siamo in via Keplero 11, nel quartiere residenziale di Colognola, Bergamo. Daniela Roveri è una donna di 48 anni. Una vita fatta di lavoro, da dirigente di un’azienda di prodotti in ceramica, con uno stipendio che le permette di avere totale autonomia nella vita.

La sera del 20 dicembre del 2016 sta rientrando a casa dalla palestra. Apre il portone del palazzo ed entra dentro. Qualcuno si avvicina da dietro, il suo assassino. La uccide in modo spietato, tagliandole la gola. Non c’è nemmeno una goccia di sangue da proiezione, lei inizia a sanguinare solo una volta che si trova a terra. Morirà lì sul pavimento, da sola, senza che nessuno veda il suo aggressore.

Daniela abita con la madre e questa, non vedendola tornare, inizia a chiamarla al telefono senza ricevere risposta. Scende giù a vedere, magari è di sotto, in procinto di salire, solo un banale ritardo. È così che scopre l’omicidio. La figlia è sdraiata per terra, davanti all’ascensore, in una pozza di sangue.

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Gli inquirenti arrivano subito e scoprono che la borsa con dentro l’iPhone 6 e il portafoglio della vittima è stata portata via. Il telefono rimane agganciato per molto tempo alla cella del quartiere fino a quando non si spegne due giorni dopo. Non verrà mai trovata traccia della borsa, del portafoglio o del cellulare. Gli inquirenti iniziano a scavare tra le conoscenze della vittima. L’uomo con cui aveva una relazione era al telefono con lei proprio poco prima che entrasse nel palazzo, distante dalla scena del crimine. Non si sarebbe mai potuto muovere così in fretta per poter uccidere Daniela.

La cosa davvero anomala è che sulla guancia della vittima verrà trovata un traccia genetica maschile, traccia compatibile con quella sequenziata nel caso dell’omicidio di Gianna Del Gaudio, presente nei guanti. Nello specifico una conformità dell’aplotipo Y, la linea maschile.

Analizzando questi due casi qualcuno comincia a sostenere l’ipotesi di un serial killer in azione. Lo stesso modus operandi, un taglio preciso e letale alla gola. La vittimologia è simile? Due donne, una in pensione e l’altra no, autonome e a bassissimo rischio. Entrambe con capelli chiari ma di corporatura diversa. Una sposata e l’altra no. Abitavano in provincia di Bergamo ma in due realtà ben diverse, una in una palazzina mentre la Del Gaudio in un comprensorio di villette a schiera. Due delitti davvero inspiegabili.

Considerando la vittimologia solo come donne a basso rischio, uccise in modo simile, viene alla mente un altro caso, avvenuto a Milano.

L’omicidio di Marilena Negri

Marilena Negri è una vedova di 67 anni residente nel quartiere milanese di Affori. Ha tre figli adulti ed indipendenti e si tiene impegnata con il suo adorato cagnolino. Il 23 novembre del 2017 come tutte le mattine si reca al parco di Villa Litta. Mentre sta passeggiando con il cane viene improvvisamente assalita da dietro, da una persona incappucciata, un fantasma che le taglia la gola di netto. La donna verrà ritrovata da un passante alle 7.20 circa del mattino, quando ormai non c’è più nulla da fare. Tra la spalla e il collo della donna sarà recuperata una traccia genetica sconosciuta.

Anche in questo caso come in quello della Del Gaudio è scomparsa una collana, collana con una medaglietta particolare, con la foto del marito ormai defunto. Anche qui la collana verrà poi ritrovata a casa della donna.

Le indagini partono con tanti dubbi e alcuni problemi. Milano è una città piena di telecamere, si cerca quindi di vedere se si possono trovare filmati utili. Tuttavia le videocamere di sorveglianza del parco non puntano sul vialetto interessato. Gli inquirenti riescono però a trovare altri filmati, provenienti dalle camere di alcuni esercizi commerciali delle vicinanze. In questo modo individuano un possibile sospettato.

Il video con l’omicida di Marilena Negri

Il soggetto indossa una felpa con il cappuccio. Non si riesce ad avere una chiara visione del volto ma comunque le immagini dovrebbero bastare per ottenere maggiori informazioni. Purtroppo, nessuno si farà avanti.

Gli inquirenti indagheranno qualche tempo dopo una possibile pista che conduce a un cittadino ucraino che avrebbe agito per derubare la donna. Tuttavia l’uomo viene scagionato.

Anche in questo caso, c’è del DNA di una persona non identificata. Il caso dell’omicidio di Marilena Negri resta ad oggi insoluto.

Tra il delitto di Gianna del Gaudio e quello di Daniela Roveri trascorrono quattro mesi mentre tra quello di Daniela Roveri e quello di Marilena Negri ne passano undici.

Resta possibile che si tratti di tre casi indipendenti. Quello che è certo è che ci sono tre donne che hanno perso la vita in maniera brutale e le loro morti sono per il momento irrisolte. Ci auguriamo che nel prossimo futuro possano giungere delle risposte e possa essere restituita Giustizia a ognuna di esse.

Articolo scritto in collaborazione con Ana Diana Demian, Dottoressa in scienze tecniche e psicologiche, proprietaria del blog Criminal motive e del rispettivo canale Youtube.

Fonti

https://www.ilgiorno.it/cronaca/omicidio-seriate-gianna-del-gaudio-1.8156190
https://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/omicidio-daniela-roveri-1.5836990
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/omicidio-villa-litta-1.4957956
https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/22_ottobre_07/processo-d-appello-tizzani-procuratore-chiede-condanna-l-omicidio-moglie-gianna-gaudio-93d03cc6-4627-11ed-a046-56d63cd263b3.shtml
Quarto Grado
Chi l’ha visto?
https://milano.fanpage.it/omicidio-di-marilena-negri-verso-larchiviazione-dura-lettera-dei-figli-contro-il-comune-di-milano/
https://www.repubblica.it/protagonisti/marilena_negri/