We Need to Talk About It: la questione sociale ripresa da Ben Harper

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Abbiamo il bisogno di parlarne attraverso i libri, i film e in qualsiasi altra forma di linguaggio, sì, anche attraverso le canzoni.

“We need to talk about it” è un brano di Ben Harper contenuto in Bloodline Maintenance, il nuovo lavoro del musicista californiano, ed è incentrato su una tematica di cui “non se ne è mai parlato abbastanza”.

Ben Harper non fa altro che continuare la tradizione di tutti coloro che si sono battuti fortemente nel tenere alta l’attenzione su questa piaga, ché evidentemente le lezioni di James Baldwin, Zora Neale Hurston, Toni Morrison, Alex Haley, e tanti altri che non ci sono più, non sono state abbastanza.

Abbiamo bisogno di parlarne, abbiamo avuto bisogno che Colin Kaspernick si inginocchiasse sul campo di gioco, che Spike Lee presenziasse alla notte degli Oscar declamando un discorso che partisse dalla data inscritta sul suo cappello, 1619, l’anno in cui a Jamestown, Virginia, arrivarono i “braccianti” dall’Africa ed iniziò la schiavitù.

Dov’è l’America? Dov’è la compassione? Queste sono solo alcune delle domande che si pone Ben Harper, da sempre attento alle questioni sociali, come in “Like a King” contenuta in “Welcome to the cruel world” dedicata a Rodney King, vittima di un brutale pestaggio da parte della LAPD.

Passano gli anni, continuano le discriminazioni ed è giusto che si continui a parlarne, sperando di non sentire più atrocità del genere.

“We need to talk about it”.