L’addio alla carriera di Allyson Felix, la donna delle battaglie vinte

Posted by

Con il bronzo mondiale conquistato venerdì sera alla 4×400 mista,  Allyson Felix da l’addio alla sua carriera a dir poco stratosferica, ma lo fa dopo averci donato una delle immagini più belle dei mondiali di Eugene: lei che festeggia la medaglia appena conquistata con sua figlia Camryn in braccio, di gran lunga la medaglia più preziosa del suo palmarès.

Facciamo un passo indietro e dal 2022 andiamo al maggio del 2019, quando Allison Felix fece causa alla Nike per averla spinta a recuperare dalla maternità e averle proposto un contratto dimezzato del 70%.

Allison però non ha voluto subire queste angherie, così in un’intervista al New York Times ha raccontato le discriminazioni subite dall’azienda di Beaverton.

Assieme a lei, altre atlete come Phoebe Wright, Alysia Montaño e Kara Goutcher denunciarono le forti pressioni subite dai loro sponsor tecnici.

Adesso la situazione è migliorata, e gran parte del merito spetta a lei, Allyson Felix che con il bronzo iridato di venerdi, ha conquistato la sua trentesima medaglia tra mondiali e olimpiadi, ma anche una medaglia da appendere all’anima grazie alla sua lotta per l’uguaglianza delle donne e le future mamme nell’atletica leggera.

Un’esempio? La Felix ha un brand di sneaker la Saysh, e all’interno del suo marchio ha lanciato un’iniziativa, la Saysh maternity returns: una politica di restituzione gratuita che offre nuove scarpe di ginnastica alle donne la cui gravidanza ha portato un cambiamento di numero. 

“I piedi delle donne possono cambiare taglia durante la gravidanza. Se possiedi un paio di Saysh One e i tuoi piedi cambiano misura a causa della gravidanza, te ne invieremo un nuovo paio. Tutto abbastanza semplice e diretto”. 

La Felix già ha detto che finita la carriera continuerà la sua lotta per l’uguaglianza delle donne nel mondo dell’atletica leggera, e non c’è dubbio che anche lì farà incetta di successi, anche se, cari lettori, come detto in apertura del pezzo, il suo più grande successo è stata la nascita di sua figlia, come scrisse lei stessa in una lettera toccante durante le olimpiadi di Tokyo 202(0)1 indirizzata a Camryn, “Cami”. 

“Cara Cami. Ho vinto sei medaglie d’oro e tre d’argento, ma il mio più grande successo sei tu. Sai cosa hanno detto dopo che ti ho avuto? Hanno detto che mi sarei ritirata, che ero troppo vecchia per competere, che non potevo rimettere in forma il mio corpo, ma Cami, eccomi qui per dimostrare loro che si sbagliavano. Mai, mai sottovalutare il potere della tua voce. È qualcosa che mi hai insegnato. Sono andata al Congresso, Cami, è un posto importante, dove ho sostenuto le donne, ho difeso ciò che è giusto, ho combattuto per renderlo un posto migliore e più giusto per te. Ho vinto un sacco di titoli e ora voglio profondamente che tu mi veda in piedi su quel podio con l’oro al collo e sappia che la mamma ha lavorato duramente per questo”.  

Camryn l’ha vista con l’oro, ma questo bronzo iridato conquistato all’Hayward Park, ad Eugene vicino al quartier generale della Nike, Beaverton, ha un altro sapore, ma niente come il bacio della propria figlia.