I sogni rock di Una Storia, l’autobiografia di Luciano Ligabue

Posted by

In ogni sua opera: canzone, libro o film, Luciano Ligabue è sempre stato bravo a farci immergere nel suo caro vecchio borgo, Correggio, dal quale non è mai scappato, forse perché se fosse “scappato” avrebbe tradito sé stesso.

Fin dalle prime pagine di Una storia, la sua autobiografia, Luciano ci porta nella sua Correggio per farci conoscere, of course, il suo borgo, ma anche la sua famiglia: gente semplice, dalla pasta dura, genuina e senza pretese.

In queste pagine ci sono aneddoti su aneddoti, ma soprattutto c’è la voce di Ligabue, con la sua prosa scarna essenziale ed a volte metaforica, c’è tanto umorismo e quando si legge sembra che quel fascio di luce che parte dal proiettore, produca delle immagini, e questo per un lettore è tutto.

Ligabue ha il dono di saper raccontare e di saper sfruttare i suoi mezzi di narratore in maniera onesta, come un buon bicchiere di Lambrusco accompagnato dai popcorn, ehm, nel dubbio preferirei l’ascolto del disco, e invece dei popcorn qualche fetta di formaggio per arginare un bicchiere di Lambro.

Tra i suoi film, le sue canzoni ed i suoi libri, Ligabue ci ha raccontato molte volte la sua storia, ma mai come in questo libro lo ha fatto in un modo così chiaro, senza fronzoli, come nel suo stile e intrecciando così bene i suoi ricordi fatti di incontri, gioie, delusioni, dolore, ma soprattutto una vita vissuta in pieno rock and roll.

Da leggere, per i fan ovviamente, ma anche chi si rispecchia nella semplicità, che come un improvviso colpo di straccio al bancone del bar, ci scaccia quelle mosche che a volte non ci fanno dormire e ci fanno arrabbiare. Poi, last but not least, leggetelo perché è pieno di sogni di rock and roll che non costano niente e ci aiutano a tenere botta.