Black Songs Matter: il libro Auralcrave sugli artisti di colore che cambiarono la storia della musica

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Ci sono storie capaci di aprirci gli occhi a un modo alternativo di vedere le cose. Nel mondo della musica, e nel mondo in generale. Storie che indagano dietro la superficie, che aprono nuove prospettive su ciò che pensavamo di conoscere abbastanza. Storie che mettono alla prova le nostre sicurezze ed entrano in contatto con la nostra apertura mentale. Storie di lotta, di resistenza, di fatica, dove noi credevamo ci fosse soltanto talento, riconoscimento e meritato successo.

Per le nuove generazioni, il razzismo suona come qualcosa che è stato, che abbiamo superato, che in passato ha assunto forme nette e precise e che adesso è sotto controllo. Queste generazioni non sono state educate a sufficienza sui modi sottili e subdoli in cui il razzismo (come anche le altre forme di ingiustizia e violenza di cui l’essere umano è capace) può manifestarsi ancora oggi. Pertanto, approfondire oggi il modo in cui il razzismo ha provato a spezzare alcuni dei talenti più puri che la musica abbia mai conosciuto, per il solo fatto di avere la pelle di un colore con cui fino a quel momento il mondo occidentale aveva poca confidenza, non è solo un atto di memoria: è un preciso momento di formazione e coscienza civile. Perché quelle storie aprono un varco per la comprensione delle logiche che stanno dietro a tutte le forme di discriminazione, anche quelle più difficili da riconoscere oggi. È così che quelle storie svolgono il loro compito: svelando un volto nuovo, spesso più oscuro di quel che pensassimo, su cose che credevamo non avere più segreti.

Auralcrave è stato fin dall’inizio uno spazio web che si è dato lo scopo di raccontare questo tipo di storie, in tutti gli ambiti per cui valga la pena raccontarle. E Luca Divelti, uno dei primi e più robusti collaboratori di questo spazio, sa bene cosa significhi raccontare questo tipo di storie. Sa che si tratta di un percorso spinoso, in cui chi scrive deve guidare chi legge attraverso sentieri nuovi, senza mai togliere libertà e autonomia ai passi che il lettore compie. Sa che il vero obiettivo è dare a voi la possibilità di vedere qualcosa che conoscete già da un punto di vista leggermente diverso. Darvi la possibilità di scoprire i volti nascosti delle cose. Permettendovi allo stesso tempo di riscoprire il piacere di talenti e opere musicali che probabilmente fanno già parte del vostro universo di conoscenze ma che reclamano a gran voce di svelarsi in un modo differente.

Questo libro racconta trenta modi in cui il mondo ha lottato contro il razzismo. Racconta trenta storie di resistenza all’ingiustizia. Trenta esempi in cui la qualità, il talento, la determinazione hanno vinto contro il bigottismo, la superficialità, il pregiudizio. Trenta storie di rivalsa che ci insegnano che il mondo a volte va affrontato con spirito combattivo, e che arrendersi al modo in cui la società si plasma non è sempre la cosa giusta da fare. Sono trenta storie che un po’ ci insegnano a vivere, col valore aggiunto offerto ovviamente dalla musica. Perché in questo caso, mentre apriamo gli occhi, impariamo anche qualcosa di nuovo e ripercorriamo attraverso una guida sapiente quello che alcuni artisti di colore dal talento straordinario sono riusciti a fare, contro tutto e tutti.

Ne otterremo dunque, oltre al piacere di leggere un libro che va oltre le nostre aspettative, la rinnovata coscienza di una lezione di vita che ci sarà sempre utile: ognuno di noi, singolarmente, può fare qualcosa contro ciò che è ingiusto. Anche quando tutti ti chiedono di accettare le cose, di omologarti, di desistere. Anche quando combattere significa sacrificare parti importanti della nostra vita in nome di ciò che è giusto. L’alternativa è arrendersi in maniera piatta a ciò che gli altri hanno definito normale. E sostanzialmente, smettere di vivere in maniera degna e rispettosa di ciò che siamo.

Black Songs Matter è su Amazon (formato cartaceo e e-book)

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