Ama e muori: Icarus dei Bastille, la traduzione e il significato del testo

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La storia più antica del mondo: trova ciò che ami e lascia che ti faccia volare, oppure che ti distrugga.

Icaro quella mattina indossa le ali innamorato di un sogno che cancellerà ogni limite. Come va a finire, lo sappiamo tutti.

Anno 2011, Dan Smith, frontman dei Bastille e fresco di laurea in letteratura, decide di riproporre il mito in chiave contemporanea: è la storia, ci lascia intendere, di un dipendente dall’alcool.

Guarda chi sta scavando la propria fossa
Questo è quello che dicono tutti
Berrai fino a morire

Guarda, chi si fa il letto da solo poi ci dorme
E cosa ti rimarrà?

L’Icaro dei Bastille è un ragazzo che scappa da una realtà fatta di punte di vetro. Si rifugia in un mondo dove nessuno può toccarlo e non realizza che si sta allontanando dalla sua vita.

Perché sì, camminare ferendosi, rendersi vulnerabili portano a incontrare gli altri. Come diceva Brunori, la tristezza serve come la felicità.

E invece è la fragilità mista a orgoglio, cioè desiderio di non chiedere a nessuno, il mix realmente letale.

Fermo sulla soglia di casa, bevendo da un bicchiere di carta
Poi non ti ricorderai più
vivere sopra le righe, sfogando tutte le loro paure
Lo puoi avvertire tutto questo nel cuore

Le tue mani proteggono le fiamme
Dai venti selvaggi intorno a te

Come puo lui fermare le fiamme? Ecco la sfrontatezza inconsapevole di chi pensa di poter tutto.

Icaro sta volando troppo vicino al sole
La vita di Icaro è appena iniziata

Icaro è anche la storia di una persona innamorata: è sempre per passione che ci muoviamo, che tentiamo il nuovo. Questo è la storia di qualcuno che abbandona tutto per lanciarsi e raggiungere il sole di cui è innamorato, dimenticandosi che non può volare. Ma non importa, perché il sogno è più importante della sua vita.

In piedi sulla scogliera, la caduta più vertiginosa che tu abbia mai abbellito
Mi spaventa da morire

Guardi al futuro Ma non ti dice niente
Quindi fai un altro respiro

Sono piuttosto convinta che Icaro quella mattina, pur terrorizzato, si dicesse con orgoglio: “voglio vedere gli altri se proverebbero mai“. Camera che zooma e si allontana, eccolo mezzo nudo con delle ali di cera. Ed è proprio quando pensi di non aver bisogno degli altri che adotti il comportamento autodistruttivo per eccellenza. I limiti esistono anche per renderti conto che non sei un’isola.

Icaro sta volando troppo vicino al sole
La vita di Icaro è appena iniziata
Ecco come ci si sente a cadere
Icaro sta volando verso una fine giovane

Alzi le difese quando te ne vai
Te ne vai perché sei certo di chi vuoi essere
Stai mettendo su la tua armatura quando te ne vai
Te ne vai perché sei certo di chi vuoi essere

Bastille - Icarus (full version) HQ

Qui si parla di alzare le difese ed è il passaggio chiave. L’autore non sottolinea il desiderio di sfruttare le potenzialità, ma piuttosto evidenzia che vuole difendersi: ma da chi, se Icaro è da solo nel labirinto col padre?

Il labirinto è la situazione da cui non usciamo da soli. Teseo, che era molto sicuro di sé, riuscì grazie ad Arianna.

Icaro sente che di un’”Arianna”, di un esterno, non si può fidare. Ed eccolo da solo con delle ali di cera, evanescenti come sogni, come aspettative, lui che si basta da solo.

Icaro non è punito per aver osato, ma per aver negato i suoi limiti.

Sì, il limite ti rende imperfetto ma contemporaneamente ti definisce. Quando non lo accetti, lentamente muori. Iniziando con lì insofferenza verso te stesso, condannando la tua imperfezione.

C’è un Icaro in ognuno di noi che vuole liberarsi dal mondo e semplicemente corre incontro a ciò che potrebbe distruggerlo, e che lui profondamente cerca: che sia un sogno, una dipendenza o la passione che ti guida, anche tu hai qualcosa che ti traina e a cui stai affidando molto di te.

E così anche noi viviamo incerti tra passione e morte (Thanatos ed Eros, come diceva il libro di letteratura al liceo), tra ciò che ci anima e che ci uccide, cercando di proteggerci e contemporaneamente desiderando correre incontro al sole.

Lui non riesce a spiccare il volo perché non crede in una vita oltre il suo sogno. O ce la faccio, sembra dirsi, oppure non ha senso andare avanti così. Non esiste una seconda possibilità. Ma tutto o nulla puoi dirlo il giorno della finale degli europei, non per la tua vita.

L’Icaro dei Bastille vuole fuggire da una realtà che lo fa soffrire: e così facendo, rifiutando di mettersi in discussione, lascia che la stessa lo travolga.

Alzi le di fese quando te ne vai
Te ne vai perché sei certo di chi vuoi essere
Stai mettendo su la tua armatura quando te ne vai
Te ne vai perché sei certo di chi vuoi essere

Le percussioni proseguono e si rincorrono per tutto il brano, come deve aver fatto il ragazzo della storia prima di spiccare il volo, in un crescendo di incoraggiamenti che si ripete, come ogni Icaro nel nostro quotidiano.

Icaro prende la rincorsa, stacca prima un piede, poi l’altro, si avvia e poi muore nell’abbraccio del giorno. Ucciso da se stesso, per aver deciso che non sarebbe stato come gli altri, e che se non avesse cancellato ogni limite non avrebbe meritato una seconda chance.

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