Ho studiato ogni suo singolo film. Di alcuni conosco la maggior parte dei dialoghi. Tutto quello che sapevo era che Marty avrebbe diretto gli Stones, e ho detto, ‘Sì!’ Chi direbbe di no di fronte all’opportunità di uno spettacolo degli Stones diretto da un maestro?
Keith Richards
Shine a light è un grande tributo a dei musicisti che hanno fatto la storia del rock. Ripresi durante uno dei concerti tenuti al Beacon Theatre di New York, i Rolling Stones e Martin Scorsese hanno dato vita ad un bellissimo documentario.
La spettacolarità la fa da padrone.
Ci sono immagini di repertorio, stralci di interviste realizzate con dei giovanissimi Keith Richards e Mick Jagger, ed il regista Scorsese viene ripreso come fosse parte della storia.
Il suo occhio nel montaggio è sorprendente. Ha un occhio davvero attento nel catturare ogni cosa. Riprendere tre spettacoli è un conto. Montare tutti quei filmati è tutt’altra cosa. Ed ecco da dove viene la vera magia. Marty ha saputo creare un’alternanza perfetta di materiale vecchio e di nuove riprese. Non si trattava solo di un espediente, tutto aveva un senso. È riuscito a rendere tutto molto scorrevole e coerente nell’alternare passato e presente, intendo. Adesso sfido Marty a prevedere il futuro.
Mick Jagger
L’idea del film è venuta a Mick Jagger durante il tour mondiale “Bigger Bang”.
Viene ripercorsa la storia degli Stones attraverso canzoni memorabili come Sympathy for the Devil, Brown Sugar, Satisfaction .
Scorsese si mette al servizio degli Stones, lasciando che a parlare siano una musica e una performance straordinarie. Un viaggio lungo un tour, a tu per tu con la band più celebre di tutti i tempi, per scoprire l’origine di un mito e le personalità complesse degli straordinari artisti che hanno segnato in modo indelebile la storia del rock.
È stato un piacere ed è stato davvero facile lavorare con Scorsese. Mi piaceva il suo modo di fare semplice. È come un ragazzo cresciuto, aveva un atteggiamento molto sciolto, come per dire: facciamolo e vediamo che ne esce fuori. È un tipo cordiale e penso che sappia tirare fuori il meglio dalle persone, qualsiasi cosa sia. Ti fa sentire a tuo agio, anche con tutte quelle macchine da presa. Ovunque guardassi c’era un enorme treppiedi con sopra una macchina gigante e qualcuno che faceva segni a qualcun altro. Dovevi solo concentrarti sulla musica, in realtà, che poi era quello che Marty voleva.
Ronnie Wood