Afterhours, Dentro Marilyn: dentro il significato del testo

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Lei è qua, falsità, come radioattività

Mettersi una mano sull’anima e ascoltarla pulsare, l’elettrocardiogramma sta analizzando l’andamento dei desideri più inconsci, da sempre i padroni  del mondo.

Queste pulsioni vestono il nostro tempo, lo incarnano e quando le lasciamo scorrere, come oro bollente nel nostro sangue, divengono parole scritte, che fissandosi acquisiscono un corpo proprio, una vita individuale indipendente dalla nostra volontà.

“Le strinse la mano con forza e la tenne nella sua, la sentiva tremare, ma lei non la ritirò, anzi scambiò qualche carezza nervosa. Le loro mani bruciavano; le palme umide si incollavano e le dita, così premute, dolevano a ogni sobbalzo. A Laurent e a Thérèse sembrava che il sangue dell’uno passasse nel petto dell’altro, attraverso le dita intrecciate; questo contatto diventata una sorgente infuocata che li vivificava.”

Émile Zola
Afterhours - Dentro Marilyn [HQ]

Cinque pianeti, tutti nel tuo segno

A volte capita che due corpi celesti all’apparenza distanti anni luce, si avvicinino e che nello stesso istante in un’altra parte del pianeta un uomo e una donna diametralmente opposti, si attraversino con le loro reciproche diversità.

“Sembrava che la natura e le circostanze avessero creato quella donna per quell’uomo e li avessero spinti l’una nelle braccia dell’altro. A ben guardare, lei, nervosa e ipocrita, e lui, sanguigno e istintivo, formavano una coppia profondamente affiatata… si completavano , si proteggevano a vicenda.”

Émile Zola

Di quando in quando le passioni che ci governano, assumono proporzioni gigantesche, un’esaltazione dei sensi da paragonare addirittura al fuoco greco, una fiamma impossibile da spegnere, un sentimento talmente intenso da divampare in un incendio.

“Il tarlo sordo della lussuria lo aveva risucchiato, a sua insaputa, e aveva finito per consegnarlo, mani e piedi legati, alle carezze selvagge di Thérèse.”

Émile Zola

Sei tu il mio sovversivo
Mio sovversivo amore
Non c’è torto o ragione

Quando si entra in contatto con una sofferenza bramata, fortemente voluta, tuffarvisi dentro senza salvagente, senza avere la paura di perdersi in essa è l’unica promessa di redenzione per l’anima in tumulto.

“Ti ricordi quando dipingevi qui: una forza inesorabile mi richiamava al tuo fianco a respirare il tuo fiato con crudele delizia. Capisco che sembravo mendicare dei baci, avevo onta della mia schiavitù, sentivo che sarei caduta se tu mi avessi toccata… eppure ho ceduto alle mie debolezze e tremavo di freddo in attesa che tu mi prendessi tra le braccia.”

Émile Zola

Rotto l’incantesimo e tornati alla ragione, in superficie ci si accorge di essere inadatti al volo…

E anche se vedo il buio, così chiaramente
Io penso la bugia affascinante

“Gli occhi si comunicavano il racconto del passato; con lo sguardo proseguivano un colloquio muto e ininterrotto, parallelo alla vuota conversazione ad alta voce che si trascinava.”

Émile Zola

Il fallimento è un grembo e io ti attendo
Mentre ti scordi che puoi respirare

“La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte.”

Louis-Ferdinand Céline

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