Un terribile caso irrisolto: il massacro di Hinterkaifeck

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Nella vita accadono degli eventi talmente incredibili da scardinare le nostre certezze su quello che è la realtà e di come la percepiamo. Uno di questi è sicuramente la storia del massacro di Hinterkaifeck.

Nella fattoria di Hinterkaifeck, situata a 70 km da Monaco di Baveria, abitano i Gruber, una famiglia tedesca composta da Andreas Gruber, proprietario della tenuta e contadino, la moglie Cäzilia , la figlia Viktoria Gabriel, vedova, e i suoi due figli Cäzilia e Josef. Insieme a loro vive anche la cameriera.

La loro vita prosegue normalmente fino al 1921, quando cominciano a verificarsi strani accadimenti.

Tutto ha inizio quando la cameriera Kresenz Rieger decide improvvisamente di lasciare la proprietà, in quanto convinta di aver assistito a dei fenomeni paranormali, precisamente di aver visto un fantasma in soffitta. I Gruber assunsero così un’altra domestica, Maria Baumgartner.

La notte del 29 Marzo si scatena una bufera di neve, e la mattina dopo Andreas decide di fare un giro attorno alla proprietà per assicurarsi che sia tutto a posto. A questo punto fa una scoperta inquietante: delle impronte intorno alla casa, che sembrano provenire dalla foresta. Andreas decide così di seguirle per capire da dove arrivano, si addentra nella vegetazione ma poco dopo le impronte spariscono. Decide così di tornare indietro e si accorge che la serratura del garage è stata forzata, ingresso dal quale è possibile entrare nella casa. Stranamente però non è stato rubato niente.

La notte seguente lo stesso Andreas è nel suo letto quando all’improvviso sente dei passi provenire dalla soffitta. L’uomo scende dal letto per andare a vedere cosa stia succedendo. Perlustra l’intera abitazione ma non trova nessuno. Non esiste la minima traccia di un altro essere umano nella dimora.

Andreas non è convinto, c’è qualcosa di strano, così la mattina dopo riparte in esplorazione e scopre un’altra circostanza inquietante: sotto uno strato di neve c’è un giornale, giornale che nessuno della famiglia ha mai chiesto. Cerca spiegazioni dal postino del paese, il quale dichiara di non aver consegnato niente nella sua dimora. Andreas scoprirà anche che le chiavi del suo scrittoio sono state rubate.

I primi giorni di Aprile i vicini della famiglia cominciano a preoccuparsi: da giorni nessuno ha più visto i Gruber. Né le maestre di scuola, né il postino. Non vengono visti neanche in chiesa, luogo dove le donne di casa Gruber si presentano spesso.

4 Aprile, il meccanico Albert Hofner giunge alla fattoria di Hinterkaifeck per riparare il trattore dei Gruber, ma non trova nessuno ad accoglierlo. Albert aspetta un’ora, ma nessuno si presenta. Decide così di cominciare intanto a lavorare al trattore. Terminato il lavoro, decide di riprovare a recarsi verso l’abitazione e nota che la porta del fienile è stata spalancata e il cane è stato legato all’esterno dell’abitazione. Albert si allontana e lungo la strada del ritorno incontra Victoria e Maria, figlie di Lorenz Schlittenbauer (il papà di Josef) e gli comunica l’accaduto. Le figlie informano il padre, il quale decide di andare a controllare la situazione alla fattoria insieme ai suoi figli e ai vicini. Arrivati sul posto notano una strana desolazione, e decidono così di entrare all’interno dell’abitazione, inconsapevoli di ciò a cui stanno per andare incontro.

All’interno della stalla trovano quattro cadaveri, ammucchiati uno sopra all’altro. Entrano nella casa, dove scoprono il cadavere della cameriera, e infine nella camera da letto, dove giace il corpo senza vita del piccolo Josef. Vengono così avvertite la autorità, le quali, una volta giunte sul posto, accertano che le vittime sono state uccise con un piccone. Attraverso i rilievi si verrà a conoscenza di un altro particolare agghiacciante : l’assassino, dopo la mattanza, è rimasto nella casa anche nei giorni seguenti: ha consumato dei pasti a tavola, ha accesso il camino, ha nutrito il bestiame e risulta abbia anche dormito nel letto dei coniugi.

Comincia così la caccia al responsabile.

La prima ipotesi è quella di un furto, ma viene quasi subito scartata in quanto risulta che in casa non fosse stato rubato niente.

I sospetti si spostano così su Lorenz Schlittenbauer, lo stesso uomo che ha scoperto i corpi. In passato aveva avuto una relazione con Viktoria Gabriel, da cui nacque il figlio Josef. Lorenz era intenzionato a sposarla, ma il padre di Viktoria, Andreas Gruber, si oppose duramente. Gli investigatori cominciano ad interrogarlo, ma non trovano nessuna prova a suo carico.

A questo punto si affaccia un altro individuo sospetto. Josef Bartl. Malato di mente che nel 1919 aveva tentato di rapinare una famiglia. L’uomo era fuggito da un ospedale psichiatrico non molto distante dalla fattoria. Potrebbe essersi nascosto nella casa dei Gruber e aver compiuto il massacro. Ma anche in questo caso, nessuna prova che supporti questa tesi.

L’indagine si sposta quindi su Karl Gabriel, marito di Viktoria, ufficialmente morto durante la Prima Guerra Mondiale. L’ipotesi è che in realtà non sia realmente morto, in quanto il suo corpo non venne mai ritrovato, e sia voluto tornare dalla moglie. Ma appena ha saputo di Josef (figlio nato da un’altra relazione di Viktoria) abbia avuto un raptus omicida, sterminando tutta la famiglia. Ma anche in questo caso è evidente che è un’ipotesi che manca di un qualsiasi riscontro, e viene in poco tempo abbandonata.

Ultimo indiziato il soldato Fritz Negendank, che conosceva molto bene il luogo della strage. Ma nei giorni degli omicidi aveva un alibi che lo scagionava completamente.

Le indagini vennero così archiviate, in quanto nessuna pista riusciva a portare a qualcosa di concreto. Le sei vittime vennero seppellite a Waidhofen, e la fattoria venne demolita nel 1923.

Nel 2007 le indagini si riaprirono, quando gli studenti dell’accademia di Polizia di Fürstenfeldbruck decidono di cercare di risolvere il caso attraverso le nuove tecniche di investigazione. Purtroppo le ricerche conclusero che il troppo tempo passato dagli eventi rendeva impossibile la soluzione della vicenda. Tuttavia affermarono di aver individuato un sospettato principale, ma non hanno rivelato chi fosse per rispetto dei familiari ancora in vita.

Ancora oggi, a distanza di quasi cento anni da quel terribile massacro, non sappiamo cosa sia realmente successo nella fattoria di Hinterkaifeck. Un assassino invisibile che è rimasto tale negli anni. Si è intrufolato in casa, non sappiamo quanto sia rimasto nascosto prima di uccidere tutti i membri della famiglia, dopodiché è rimasto lì qualche giorno come se nulla fosse per poi sparire senza essere mai trovato.

Un personaggio freddo e diabolico che ha distrutto per sempre le speranze e il futuro di una famiglia. Una storia che sembra uscita da un film horror, ma che purtroppo appartiene alla realtà.

Cover image: Bedtime Stories

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