Primordiale e graffiante, oscuro e minimale. Felony è una nebbia che si dirada nella foresta distopica del primo disco delle House of Tarts: H.O.T. (questo il titolo del disco uscito a Maggio) è il perfetto acronimo per descrivere il lavoro del duo femminile che dai lidi veneti ha creato questo particolarissimo sound dal sapore electro-punk, eclettico e magnetico. In particolare, la traccia che chiude l’album trasuda intensità profonde grazie ai suoni malinconici del synth tenebroso di Valentina Salvatori e dalla voce di Laura Martelli, che come in un sogno è insieme distante ma intima.
La traccia perfetta per la chiusura di un disco assolutamente non convenzionale, pubblicato su Cabezon Records, che sprigiona un’aura cruda e violenta dai testi brutali e dal sound pungente.
I think of you
in a new perspective
Just want to touch you
but I can’t reach you
Felony è dramma, lacerazione interiore. Ed è un carattere oscuro che emerge ancora più prepotente nel remix che trovate qui sopra, realizzato da Colony, nome d’arte di Sebastiano Festa, che reinterpreta in chiave elettronica e rende ancora più primordiale la sonorità del pezzo.
Artista impegnato nel campo della ricerca sonora nella musica elettronica partecipando, tra gli altri progetti, ad un tributo a Twin Peaks per Indie Rock Mag (tutto in free download), Colony sembra permanere nei boschi magici di David Lynch e lì incontrare le House Of Tarts per esaltare la violenza nonsense di Felony.
“Una noia tale da portare a non poter pensare ad altro che ad un amore possessivo e violento. Come se non ci fosse nient’altro da fare, quando ci si convince che la propria vita ruota intorno solo al proprio partner, in maniera morbosa. Felony è sesso casuale e attaccamento ossessivo”.
Si può davvero ritrovare qualcosa del contorto mondo di Lynch nella rivisitazione di Colony, a partire dai rumori meccanici ed estranianti con cui parte il pezzo, e dall’ambiente sonoro così etereo.
C’è intrigo, malizia, nella voce lacerata e riverberata di Laura e nel remix di Colony la distopia generale è resa in maniera impeccabile dalla interessantissima copertina dell’artista – anche lui splendidamente eclettico – Michele Morando, poeta, fotografo, scrittore e pittore.

Morando presta a Felony la sua opera (Autoritratto, 2018, olio su legno) che si adatta perfettamente alla trasfigurazione e alla violenza del sound, con la figura umana a mezzo busto sciolta nell’incertezza tenebrosa del vento Lynchiano che domina questo pezzo, nella decadenza e superamento di confini fra generi sonori e artistici.
House of Tarts, Colony e Michele Morando. Tre artisti dal carattere particolare per una traccia che non dovete perdervi.
House of Tarts
su
Soundcloud – Facebook – Bandcamp
Colony
su
Bandcamp – Facebook – Youtube
Michele Morando
su
Sito Ufficiale – Facebook
Testo: Lorenzo Cellitti
.
Gli articoli sponsorizzati di Auralcrave sono un mezzo moderno e efficace per promuovere i lavori, gli eventi, le uscite più interessanti per il pubblico di oggi. Per richieste, partnership, informazioni o per sottoporre una nuova proposta, contattaci su auralcrave@gmail.com.