Desperado, l’amore degli uomini duri secondo gli Eagles

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Oh, you’re a hard one
I know that you’ve got your reasons
These things that are pleasin’ you
Can hurt you somehow

Oh, tu sei un duro
So che hai le tue ragioni
Queste cose che ti appagano
In qualche modo possono farti male

Si apre col piano, lo immagino verticale, proprio come in un vecchio saloon. Ed è infatti questo il concept dell’album degli Eagles, appunto Desperado, rilasciato il 17 aprile 1973.

Don Henley scivola malinconico sulla melodia e ci racconta di Desperado, un uomo duro che forse non sa di soffrire per la mancanza di amore. Un uomo fuori di sé, che si è tormentato, che è uscito dai binari per tanto tempo, senza regole. Un uomo che non riesce a tornare in se.

Desperado
Why don’t you come to your senses?
Come down from your fences, open the gate
It may be rainin’, but there’s a rainbow above you

Desperado
Perché non rinsavisci?
Vieni giù dai tuoi steccati, apri il cancello
Potrebbe piovere, ma c’è un arcobaleno su di te

Don Henley gli riconosce questo stato d’animo, anche la parola libertà in queste situazioni sembra sopravvalutata mentre cammina solo per le strade di questo mondo.

Desperado non è libero, è solo e non lo riconosce, è questa la sua prigione. Nel frattempo la ritmica incalza, lo strascico malinconico del piano si arresta e gli archi entrano in una lirica d’amore.

È proprio qui che Don Henley sembra capire che Desperado è pronto, è pronto a spalancare il cancello e al posto della pioggia trovare un arcobaleno. Ad amare. La sua voce si fa più rassicurante, gli dice di tornare in sé e capire che è l’amore che lo attende, che sarà la sua cura.

Let somebody loves you

Lascia che qualcuno ti ami

Desperado lo aveva già capito però, che l’amore è tutto. Don Henley in questo pezzo lo ha solo accompagnato.

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