S.O.S. Fantasmi, il Canto di Natale secondo Bill Murray

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Il trailer de La notte che morì la renna, con l’uomodaseimilionididollari Lee Majors, apre questa commedia del 1988, con protagonista Bill Murray. Scrooged, film che viene sempre riproposto dai palinsesti nostrani durante le festività natalizie, è stato tradotto furbescamente dai distributori S.O.S. Fantasmi, nel tentativo di accalappiare qualche spettatore in più per il richiamo al ben più famoso Ghostbusters, che aveva  lo stesso protagonista.

Francis Cross (Bill Murray) è un direttore di rete che per la carriera ha messo tutto e tutti da parte, chiudendosi in un tormentato cinismo che lo ha reso arido. Durante la preparazione di uno show televisivo in cui si sarebbe interpretato Il Canto di Natale di Dickens, viene intercettato dal fantasma del suo ex capo, che lo avverte che ha poco tempo ormai per cambiare e tornare a essere più umano e conciliante con gli altri. Le visite dei tre fantasmi del Natale passato, presente e futuro metteranno a dura prova il giudizio sulla sua vita e su come vuole proseguirla, portandolo a ricredersi su come essere.

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E dire che non partivamo benissimo

Quante volte Il Canto di Natale sarà stato adattato per qualche film o spettacolo? Decine, centinaia? E quante volte è stato riscritto per delineare uno yuppie e la sua redenzione? Solo una. S.O.S. Fantasmi è un film che prova a dare un senso al significato dell’opera di Dickens, interpretandola negli anni ’80 (quelli dell’edonismo reaganiano) quando gente come Francis, grazie alla loro sensibilità da pietra lavica, poteva permettersi d’ignorare e calpestare ogni cosa in nome del profitto. Non che oggi sia tanto diverso, ma all’epoca ci si faceva ancora caso e un simile comportamento lo si metteva all’indice (e dopo uno dice che gli anni 80 sono il male assoluto).

Bill Murray torna a una commedia da protagonista dopo quattro anni in cui ha provato anche ruoli drammatici (non sempre fortunati). La sua capacità di essere orripilante e simpatico allo stesso tempo (anche se a volte sembra domandarsi cosa stia facendo) lo mette al riparo da critiche per un ruolo non facile.

Come Una poltrona per due, S.O.S. Fantasmi è una commedia che si può definire natalizia solo se proprio ci teniamo. Questo è un film che mostra come ci si possa vendere (o svendere, se preferite) pur di ottenere una poltrona, un posto, un ruolo, un aumento o quello che volete, annullandosi per un sistema che comunque non ti accetterà mai e un giorno ti schiaccerà. Certo, c’è il lieto fine (tra l’altro molto ben fatto e per niente scontato), ma che fatica!

Ah, e poi c’é anche il cameo di Miles Davis!

In realtà proprio questo barcamenarsi tra la commediola natalizia e quella senza peli sulla lingua permette al film di arrivare in porto senza stancare e senza, soprattutto, banalizzarsi. Tra le scene più riuscite, sicuramente il terrificante trailer televisivo per lanciare la trasmissione.

Poi l’incontro di Francis con sé stesso bambino durante un Natale passato e l’esplosione di pianto dopo aver rivisto la madre.

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Anche l’apparizione del Fantasma del Natale Presente è tra le scene più famose, con le sevizie che Francis subisce in continuazione.

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Tipo questa
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O questa
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Ma soprattutto questa

Mentre la figura del povero Eliot Loudermilk (che Francis licenzia in tronco la vigilia di Natale) diventa, dopo aver provato a far fuori a fucilate il suo ex capo, la spalla su cui costruire il gran finale.

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Scrooged è un film non riuscitissimo e in alcuni tratti un po’ ingenuo, ma ha un’anima. Murray, che sembra non essere sempre del tutto convinto di quello che recita, è comunque bravo nell’interpretare questi ruoli tra il comedy e il tragico, ricavandone sempre un personaggio a tutto tondo. Forse sarò troppo sentimentale, ma S.O.S. Fantasmi è il film che a Natale bisogna vedere.

Anche solo per la scena finale.

S.O.S. Fantasmi è su Amazon

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Luca Divelti scrive storie di musica, cinema e tv su Rock’n’Blog e Auralcrave. Seguilo su Facebook e Twitter.

 

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