La musica italiana non è morta (e non sta nemmeno riposando)

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Sul web, sui giornali, tra i critici è ormai assodata l’idea che la musica italiana sia in una fase di declino, cominciata molti anni or sono, e che i vari Thegiornalisti, Rovazzi e autori vari che ormai sono diventati più dei brand che degli scrittori di canzoni stiano portano la musica del nostro paese a un declino sempre più esasperato.

Lasciando da parte per il momento la necessità di una critica approfondita su questi nomi ormai famosi (che ci vorrebbe, e chissà che un domani non si trovi il tempo di scriverlo), il fatto che la musica italiana stia perdendo in qualità è un’affermazione errata. Certo, che le canzoni che passano in radio siano tutte un po’ omologate allo stesso suono è sotto gli occhi di tutti, ma in realtà questa usanza è normale anche all’estero, motivo per cui il Re Mida delle produzioni, Michele Canova, che abita a Los Angeles tende a riprendere gli stili elettro-pop americani e affibbiarli ai cantanti pop italiani. Ultimo esempio: Gianna Nannini.

La verità è che la musica di qualità, che ha comunque certi numeri, si deve cercare tra gli esperti dei vari generi e non semplicemente sulla radio o sulle playlist di Spotify. Quindi abbiamo deciso di darvi dieci nomi di nuovi artisti italiani (che probabilmente qualcuno di voi conosce e altri invece ignorano), che ben rappresentano lo stato di qualità della scena italiana di oggi. Limitando lo spettro a cinque artisti per il pop e il cantautorato e cinque per il rap (che negli ultimi anni ha visto una crescita importante nello stivale). Usateli quando iniziano a parlare male della musica italiana.


Pop e cantautorato

Mannarino

Mannarino - Apriti Cielo

Ispirato dalla canzone romana, dagli stornelli di Trastevere e da Stefano Rosso, Mannarino ha una vena poetica istintiva e dolce, con cui racconta spesso i problemi della società di oggi.

Brunori Sas

Brunori Sas - Canzone contro la paura (estratto Sky Arte)

Calabrese di Guardia Piemontese, con un sound tanto anni ’70 e che si ispira al grande Rino Gaetano, Brunori Sas ha creato una società di canzoni che tra ironia, amore e attualità racconta il mondo di oggi.

Il Cile

Il Cile - La Fate Facile

Il Cile potrebbe essere il nuovo nome del pop-rock italiano, non per niente è stato prodotto da Simoncioni (Ligabue e Negrita). I suoi testi sarcastici e cinici raccontano le emozioni e i sentimenti che ognuno di noi prova.

Zen Circus

The Zen Circus - L'anima non conta (Videoclip ufficiale)

Da sempre nel circuito indie-pendente, con il loro alternative rock che una volta mandava tutti “affanculo”, gli Zen Circus, e in generale il loro front man Appino, hanno saputo crearsi una cifra stilistica che guarda tanto alla tradizione italiana quanto al suono british, con un orgoglio toscano che fa sempre capolino nei testi, colmi di immagini suggestive.

Eugenio in Via di Gioia

Eugenio in Via Di Gioia - Giovani Illuminati

Band torinese originale e sperimentale, a metà tra il folk cantautorale e le ritmiche swing, gli Eugenio in Via di Gioia stanno girando l’Italia con le loro canzoni e con i loro testi che hanno tanto del Gaber più sarcastico. Una band da ascoltare con attenzione e da vedere dal vivo che propone concerti acustici con un piglio punk.


Rap

Coez

Coez - La Musica Non C'è (Video Ufficiale)

Punto d’incontro tra il pop e il rap, Coez è uno dei nomi che più stanno avendo successo nel nostro paese. Spesso impegnato in canzoni d’amore, dove le emozioni contano molto, unisce le rime alla melodia, creando un genere che potrebbe diventare uno dei più belli tra tradizione e innovazione.

Ghemon

Ghemon - Adesso Sono Qui (Official Video HD)

Anni dopo la svolta soul di Neffa, Ghemon con il suo penultimo disco ha intrapreso un discorso che punta tanto alla melodia quanto al flow, con una band alle spalle che rende l’idea musicale totalmente lontana dalle solite strumentali usate nel mondo della doppia acca.

Willie Peyote

Willie Peyote - Metti Che Domani (Prod. Frank Sativa)

Se in Italia dovessimo fare un nome per il crossover, beh sarebbe sicuramente Willie Peyote. Torinese, testi ironici e impegnati, colmi di citazioni (tanto che è riuscito a rappare una parte de “L’Avvelenata” di Guccini), ritmi funk e attitudine punk rock.

Murubutu

Murubutu - Grecale - (Prod. XxX-Fila)

Professore al liceo, Murubutu è uno dei pochissimi (se non l’unico) vero storyteller italiano. I suoi testi sono vere e proprie storie narrate in rima, con un vero e proprio mood spesso oscuro ma suonato con ispirazione e una personalità nuova per la musica italiana.

Rancore

Una menzione a parte merita questo rapper romano, che in quanto ad attitudine, scrittura e velocità, non solo è tra i migliori mc della penisola, ma anche tra i migliori autori degli ultimi anni, con testi che spesso toccano temi importanti, con incastri, metriche e rime tutt’altro che banali.

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