Il museo più visitato al mondo nel Medioevo era una roccaforte militare e nel corso dei secoli fu trasformata in palazzo rinascimentale e residenza reale. Fondato nel 1793 dalla Repubblica francese, è nato dal nucleo delle collezioni reali, da Napoleone Bonaparte, il vero riformatore del museo, e dal primo direttore Dominique-Vivant Denon. Con i suoi 60.000 metri quadri di grandezza è il museo più grande al mondo e teoricamente per visitarlo tutto occorrerebbero circa 100 giorni, a patto che si trascorrano 30 secondi all’interno di ogni sala.
Il principale ingresso è La Piramide del Louvre, si crede che la sua forma abbia a che fare con la massoneria, altri ci vedono un legame con il mondo egizio o la forma geometrica preferita del suo architetto Pei. Il Carrousel du Louvre è un grande centro commerciale sotterraneo ricco di negozi e boutique ma ospita anche ristoranti, un auditorium con oltre 400 posti, un area archeologica che permette anche l’accesso al museo.
È organizzato in nove dipartimenti, e le sue collezioni coprono un arco cronologico eccezionale, dalla nascita delle grandi civiltà antiche del bacino mediterraneo sino all’epoca moderna: tra reperti archeologici, pitture e sculture, il Louvre possiede oggi oltre 35.000 pezzi, vantando capolavori assoluti quali la Gioconda e la Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, le Nozze di Cana (Veronese), i due Prigioni di Michelangelo Buonarroti, Amore e Psiche di Antonio Canova, Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David, La zattera della medusa di Theodore Gericault, La libertà che guida il popolo di Eugene Delacroix, la Venere di Milo e la Nike di Samotracia, il codice di Hammurabi. Accanto a queste opere straordinarie, si trovano dipinti e sculture che offrono una testimonianza ricca e completa della storia dell’arte europea.
Alcuni registi hanno pensato bene di girare i loro film dentro un museo frequentato da oltre 6.000.000 di visite l’anno, molto affascinante ed immersi nei capolavori. Ne sono venuti fuori dei lungometraggi che spesso hanno fatto storia e che oggi vogliamo ricordare.

Il Codice Da Vinci è probabilmente il più famoso: thriller del 2006 diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks, intrigo che coinvolge i segreti dei dipinti di Leonardo, i Templari, la discendenza di Gesù e l’intero mix ereditato dal best-seller di Dan Brown. Ovviamente con le scene più significative girate dentro il museo.
Altri film divenuti famosi anche per le scene al Louvre sono Belfagor – Il fantasma del Louvre, film horror d’avventura diretto da Jean-Paul Salomè nel 2001 in cui il museo compare come un vero e proprio protagonista, e L’età dell’innocenza di Martin Scorsese, trionfo di arte e bellezza contenente una scena dentro la sala del museo dedicata a Rubens.

Tra gli altri abbiamo Francofonia – il Louvre sotto Occupazione (pellicola drammatica del 2015 diretta da Aleksandr Sokurov, che racconta lo stretto legame tra arte e potere), Edge of Tomorrow (pellicola di fantascienza del 2014 con Tom Cruise, che immagina le rovine allagate del Louvre di Parigi) e Bande à part di Jean-Luc Godard (film noir del 1964 con una sequenza al museo del Louvre di oltre nove minuti).
Ci sono poi: Gli amanti del ponte Neuf, pellicola del 1991 che racconta la storia di un amore giovanile e comprende una magnifica scena di una visita notturna al Louvre; Le regole del caos, diretto da Alan Rickman, lungometraggio del 2014 che racconta una teoria romantica e con diverse scene dentro al museo; Visage, film taiwanese del regista Tsai Ming-Liang che racconta di un regista che deve girare un film su Salomé, ambientato al Louvre.
Chiudiamo con un film italiano, The Dreamers di Bernardo Bertolucci, in cui i tre protagonisti corrono dentro le sale del Louvre in una bellissima scena che reinterpreta proprio l’analoga scena di Godard (che vedete sopra).
Un grande film è fatto anche da grandi ambientazioni e il Louvre esercita ancora un fascino irresistibile. Vedremo ancora molti grandi film tra le mura delle sue stanze, garantito.