Quando Jerry Lewis e Dean Martin fecero pace in tv

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Il 6 settembre del 1976 andava in onda Telethon, la trasmissione televisiva nata su iniziativa di Jerry Lewis per raccogliere fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare: come la solito, al timone dell’evento c’era lo stesso Lewis, che quella sera aveva tra gli ospiti dello show Frank Sinatra. Poco dopo lo scambio di convenevoli tra i due, The Voice annuncia una sorpresa: Dean Martin esce dalle quinte e si dirige verso i due artisti, tra lo stupore generale.

Anche Jerry Lewis sembra stupito (in teoria l’apparizione di Martin è a sua insaputa) e gli applausi che sommergono le tre figure, mentre gli ex partner si abbracciano e provano a rompere il ghiaccio, rivelano quanto sia forte l’emozione anche da parte del pubblico, ancora capace di ricordare la magia che i due sapevano creare insieme. La coppia formata dall’incontenibile Jerry Lewis (che abbiamo ricordato pochi giorni fa) e dal cantante confidenziale Dean Martin iniziò nel 1946 la sua incredibile stagione, che sconvolse lo spettacolo americano e fece loro guadagnare milioni di dollari, fino a che screzi e gelosie non posero fine al connubio e all’amicizia.

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La stampa, nonostante i successi a ripetizione del duo sia in televisione che al cinema, non era mai stata molto tenera con Martin, reputandolo solo una brava spalla e il bel giovanotto intonato da affiancare alla strepitosa e debordante comicità di Lewis: lo stesso Sinatra, che negli anni diverrà amico di entrambi, rivelò quanto poco tenesse in considerazione il cantante negli anni della coppia, mentre, come tutti, era abbagliato dal clown dalle mille facce che strappava applausi a ogni smorfia.

Alla lunga Dean Martin non resse la situazione e iniziò a mostrarsi meno partecipe al lavoro di coppia (“Jerry non significa nulla per me se non il simbolo del dollaro”), interrompendo il sodalizio nel 1956, esattamente dieci anni dopo che tutto era iniziato. Per Jerry si aprirono altri quindici anni di successi, ma anche l’ex compagno non fu da meno e riuscì a dimostrare che poteva essere molto più di una spalla: I Giovani Leoni e Qualcuno Verrà (in cui lavorò con Sinatra) rivelarono ai detrattori le sue doti drammatiche, ma con Un Dollaro D’Onore riuscì a superarsi, regalando una prova in cui toccava con bravura più corde.

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Non era stato sicuramente facile interpretare la parte assegnatagli da Howard Hawks (Dude, il vice sceriffo alcolizzato), anche perché negli anni Martin si era costruito la fama di uno che alzava volentieri il gomito, soprattutto quando andava in scena. La sua innata ironia lo aveva portato a scherzarci su, cantando nei suoi spettacoli When You’re Drinking e facendo pesanti allusioni al suo rapporto con la bottiglia.

Girò altri film e condusse svariati show, oltre a entrare nel Rat Pack di Sinatra, ma le sue frecciate nei confronti di Jerry Lewis continuarono a fare capolino sui giornali o nei suoi spettacoli, senza che l’altro replicasse mai pubblicamente: questi attacchi (di certo poco graditi) rendevano sempre più improbabile l’eventuale reunion per la coppia, che fu proposta dalla stampa nel 1966 e che cadde nel vuoto. Per questo l’apparizione al Telethon fu sorprendente per tutti e soprattutto per Lewis, che ormai aveva perso la speranza di ritrovarsi sullo stesso palco con il vecchio socio a distanza di vent’anni.

Quel “son of a bitch” sibilato da Jerry Lewis al divertito e commosso Sinatra, che si godeva il risultato della sua sfiancante (come si può facilmente immaginare) trattativa, rende benissimo l’effetto di quell’abbraccio sul comico. I due ex amici stentano a lasciarsi andare e lasciano trapelare la mancanza di quell’antica spigliatezza che non può essere recuperata in pochi secondi, tra l’altro davanti a milioni di persone. Sembra strano, ma anche personaggi come loro, abituati a vivere a contatto costantemente con il pubblico, hanno difficoltà a far finta di nulla e un po’ sembra di rubare un momento intimo e speciale a questi due uomini, che avrebbero tanto da dirsi e non riescono.

Per loro fortuna c’é The Voice, che prende in mano la situazione e allontana dal palco Lewis, mentre questi prova a scherzare nervosamente, strappando comunque un applauso dal pubblico. Parte una duetto tra Sinatra e Martin, ma questi non esegue la canzone come ci si aspetterebbe: si cala nella parte del clown come faceva Lewis nei loro anni in coppia e, guardando spesso il vecchio partner, sembra volergli dimostrare orgogliosamente che anche lui può fare il comico. Jerry Lewis non si perde un secondo dell’esibizione e non è dato sapere cosa pensi mentre Sinatra viene infastidito di continuo e la banda fa fatica a stare loro dietro. Tutto questo è visibile nel filmato della trasmissione qui sotto.

Dopo il Telethon, i due artisti non ripresero a frequentarsi e, anche se la pace era scoppiata, ci volle la morte del figlio di Martin nel 1987 per far cedere le ultime resistenze. Lewis si presentò al funerale e non cercò alcun contatto con il vecchio amico, andandosene a funzione terminata: Martin, saputa la cosa, apprezzò molto la discrezione e da lì le cose, faticosamente, ripartirono davvero. I due restarono in contatto fino alla morte di Dean Martin nel 1995.

Anche da separati Jerry Lewis e Dean Martin sono stati tra i migliori artisti del secolo scorso, ma insieme erano qualcosa d’incontenibile: non c’è da stupirsi che mancassero così tanto al loro pubblico. E forse, alla fine, anche un po’ a sé stessi.

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Luca Divelti scrive storie di musica, cinema e tv su Rock’n’Blog e Auralcrave. Seguilo su Facebook e Twitter.

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