Face App: il sorriso arriva sul volto delle più famose opere d’arte

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Quante volte, camminando tra le opere esposte in una galleria d’arte e soffermandosi a guardarne una, ci siamo chiesti come mai avessero sempre quei musi lunghi, quell’espressione così seria e, ammettiamolo, anche un po’ inquietante? Pare che la serietà sia da sempre un requisito irrinunciabile nel paradigma dell’arte “classica”: nei ritratti storici, nei dipinti a tema religioso e perfino nelle sculture, tutti i personaggi raffigurati hanno un aspetto composto e austero (a parte poche eccezioni come la Gioconda, il cui enigmatico sorrisetto è costantemente oggetto di discussione).

E se, nell’era della tecnologia, una simpatica applicazione come Face App potesse aiutarci a rendere l’arte antica meno “seriosa” e un po’ più divertente?

Questo è esattamente quello che deve aver pensato il designer Olly Gibbs quando, durante una sua visita al Rijksmuseum di Amsterdam, ha deciso di usare l’app (che sfrutta il riconoscimento facciale per consentire all’utente la modifica delle foto) per portare qualche sorrisone a 32 denti sul volto dei quadri esposti. In un divertente tweet rivolto direttamente al museo, Olly ha condiviso una piccola galleria delle opere dopo la trasformazione. Trovate il tweet qui sotto.

Inutile dire che le sue divertenti foto hanno fatto il giro del web in un lampo e che il Rijksmuseum, entusiasta del lavoro fatto dal giovane ha replicato con

“So funny to see our familiar faces smiling!”

Insomma, tutti sembrano aver apprezzato l’idea innovativa del designer, tanto che subito il pubblico online ha richiesto altre “opere sorridenti” del museo. Bravo Olly, ecco un buon uso dell’applicazione!

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