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Non Ho Capito!
Spiegazioni, storie e significati dei film più criptici che tu abbia mai visto
2001: Odissea nello Spazio è probabilmente uno dei film più discussi della storia del cinema. Non solo per l’effetto rivoluzionario che il film ebbe nel filone del cinema di fantascienza, ma anche per il messaggio, il significato che il film vuole trasmettere. E il motivo per cui se ne discute tanto, ancora oggi, è semplice: non è un film pensato per essere capito alla prima visione. È intenzionalmente sviluppato in modo allegorico, con simboli criptici che combinano un puzzle di non facile interpretazione. Lo stesso Arthur C. Clarke, autore del romanzo omonimo steso in parallelo alla sceneggiatura del film, affermò dopo l’uscita del film:
“Se qualcuno lo comprende dopo la prima visione, abbiamo fallito nel nostro intento.”
Questo ovviamente non significa che il film non abbia significato: gli stessi Kubrick e Clarke hanno sempre combattuto quest’ipotesi, nonostante i numerosi sostenitori dell’interpretazione casuale del film. Un significato c’è di sicuro. Forse anche più d’uno, a giudicare dalla varietà di interpretazioni che si sono sviluppate nel tempo, dall’allegoria della nascita a quella del Superuomo di Nietsche (una panoramica completa di tutte le interpretazioni possibili è su Wikipedia). Lo stesso Kubrick, sebbene restìo a dare spiegazioni all’inizio, nel corso degli anni ha fornito elementi (anch’essi criptici) a supporto dell’una o dell’altra ipotesi, non negando ad esempio i temi religiosi di fondo.
Più di recente, eppure, è andato diffondendosi sul web una vecchissima video-intervista di Kubrick risalente al 1980, il cui video è stato recentemente pubblicato su Youtube. L’intervista è lunga e realizzata in una modalità piuttosto bizzarra (Kubrick è al telefono con l’intervistatore, nonostante – a detta dello stesso – fosse nell’ufficio accanto), ma sembra avere la dichiarazione più completa e esaustiva mai pronunciata da Kubrick sul significato di 2001: Odissea nello Spazio. Ve la riportiamo tradotta in italiano, qui sotto:
L’idea è che il protagonista viene catturato da entità divine, creature fatte di pura energia e intelligenza, senza forma. Lo inseriscono in quello che potremmo descrivere come uno zoo per umani, per studiarlo, e la sua intera vita passa in quella stanza. Di quel periodo lui non ha percezione del tempo. Quel periodo trascorre esattamente come noi lo percepiamo nel film.
Hanno scelto questa stanza, che è una replica (deliberatamente) inaccurata dell’architettura francese, perché volevano qualcosa di grazioso per l’umano, ma non sapevano cosa potesse esserlo. Allo stesso modo in cui noi non siamo sicuri di cosa dovrebbe essere in uno zoo per far pensare agli animali che sia il loro ambiente naturale.
In ogni caso, quando hanno finito con lui, come accade in molti miti e culture nel mondo, viene trasformato in una sorta di essenza e inviato di nuovo sulla Terra, tramutato in una sorta di Superuomo. Quel che accade quando torna indietro, possiamo solo immaginarlo. È il tipico pattern delle grandi mitologie, questo è quel che volevamo suggerire.
È una spiegazione che mette effettivamente tutti gli elementi del film al proprio posto, e ha perfettamente senso. Gli spettatori e i fan ovviamente restano perfettamente liberi di integrarla con elementi dalle altre teorie, che comunque non vengono completamente confutate dalla dichiarazione di Kubrick. Ma se si va alla ricerca di una spiegazione chiara e semplice, è probabile che questa sia quella giusta.
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