Caparezza, la fine del tour e la pausa dalle scene

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Il vento fischia una preghiera, sembra Larsen mentre fisso una teiera, Bertrand Russel, palle piene portate a zaino da Atlante
Vado a stare bene, butto la chiave nel sacro Gange

Caparezza – Cantologhy

il 13 agosto si concluderà la sua tournée estiva di supporto ad Exuvia, dopodiché, come dichiarato in un’intervista rilasciata al “Resto del Carlino” Caparezza si prenderà una pausa dalle scene. 

“Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato. In questi sette anni di difficoltà ho incontrato tanti colleghi che m’hanno detto senti questo, fatti vedere da quello, io l’ho fatto ma non è cambiato alcunchè. Così ho smesso di cercare cure miracolose per il mio deficit uditivo”. 

La sua è stata una scelta sofferta e complicata, e questa cosapevolezza della sua condizione l’ha indotto a comporre un album come “Exuvia”, dove tra i quattordici brani che compongono il disco -19 con gli skit- c’è un brano emblematico, appunto La scelta

“Il destino che bussa alla porta di Ludovico Van”. 

“Troppi affanni, a trent’anni ho perduto udito, tu mi parli e mi pari un fottuto mimo, se la mettiamo su questo piano la mia vita ha senso se la mettiamo su questo piano, quindi prendo lo sgabellino e lascio la corda canto l'”Inno alla gioia” perché vedo l’abisso ma su questo, plano”. 

Caparezza – La scelta

Quando il destino bussò alla porta dell’esistenza di Ludwig Van Beethoven, lo fece con un tono grave ed in crescendo, come l’inizio della sua quinta sinfonia. Ma Beethoven non si abbandonò a lamenti o patetismi, anzi sfruttò il tormento della sua sordità per spingersi ancora più in la con la sua arte.

In questo senso Caparezza si è ispirato a lui, ma anche ad un altro musicista che ha dovuto compiere una scelta cruciale per la sua carriera musicale e la sua vita. 

“È la mia vita non è solo una hit, ma il mio mantra” 

A differenza di Beethoven Mark Hollis non era sordo, ma dopo l’iniziale successo planetario con i Talk Talk, non vedeva l’ora di “diventarlo”: voleva stare lontano dal rumore assordante dello star system e stare vicino alla sua famiglia. 

“Ho preparato un ritiro veloce
La mia famiglia è più importante di un giro di note
E questi parlano, parlano mentre io
Sto ricucendo la vita con un filo di voce
E non lascio lettere, niente rumore
Amo il mio silenzio e non comprendi quanto grazie per gli applausi ma ho scelto l’amore. Questa è la mia vita non dimenticarlo”. 

Caparezza – La Scelta

La voglia di silenzio di Mark si rifletteva anche e soprattutto sulla seconda parte della carriera dei Talk Talk, caratterizzata da un sound atmosferico, rarefatto e precursore del post rock.

In tutto questo anche Michele ha dovuto compiere la sua scelta: diradare giocoforza le apparizioni live, e nonostante tutto esserne contento in quanto ha scelto di reinventarsi ed adattarsi al cambiamento della sua vita anziché ignorarlo e non ascoltarlo. 

Fortunatamente la sua penna gli è di conforto e l’aiuta a silenziare quel vento perenne di Larsen che da anni l’attanaglia, ed anche se probabilmente da dopo il 13 agosto ci sarà un nuovo inizio per lui, è sicuro che Michele, alias Miki Mix -exuvia, alias Caparezza -exuvia- nella sua nuova exuvia farà scorrere ancora fiumi di inchiostro, in quanto sa come la felicità costi meno di un pound, ma soprattutto, lo farà stare bene.

Ti aspettiamo Michele.