La stagione del rock che non muore mai

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Per quanto ci siano nuovi alfieri, come, solo per citarne due, Fontaines D.c e gli Idles, la stagione estiva del rock è sotto il segno di quei rocker che non vogliono assolutamente mollare la presa. Nonostante il tempo, sì, anche per loro, sia inesorabile.

Con il loro Sixty tour i Rolling Stones stanno dimostrando come certe cose non cambieranno mai: la loro voglia di divertirsi e far divertire, l’inesauribile energia di Mick, e la rocciosità dei riff di Keith Richards.

Sul fronte Beatles, beh Macca è stato il più anziano headliner di Glastonbury, ed anche questa volta è stato raggiunto sul palco dal Boss per suonare insieme Glory Days e I Wanna be your man; stavolta però non hanno tolto la corrente elettrica: sul palco Paul c’è stato “solo” poco meno di tre ore.

Dave Grohl che è più giovane degli artisti menzionati, ma che come loro possiede il “sacro fuoco” del rock e il compito di salvaguardare la sua fiamma, ha raggiunto anche lui Macca, ed è stato bello vederlo sul palco lì, assieme ad uno dei suoi miti.

Loro: Bruce, Dave, gli Stones e Macca, come il rock, non vogliono assolutamente smettere di stupirci e spettinarci con le loro scariche di energia e passione, e neanche noi, quando abbiamo la fortuna di vederli, non vogliamo farne a meno.

Sono storia, per Dave è presto dire questo, ma la sta scrivendo, gli altri citati però sono leggende, patrimonio di un genere musicale che, a dispetto di quanto diceva il Variety in un suo articolo, non morirà mai.

L’eternità la si scrive nella finitezza delle nostre vite, e molto spesso con una straordinaria inconsapevolezza nel farlo. Chiedetelo a loro, e guardateli nei video dei loro concerti o ancora meglio dal vivo nei parterre dei loro live, che lì troverete la risposta.