L’importanza dello storytelling e i suoi ambiti d’utilizzo

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Tradotto in italiano come “narrazione di storie”, lo storytelling è una tecnica utilizzata sin dall’antichità per comunicare, esprimere sentimenti e trasmettere la propria identità. Solo col tempo questa pratica neutra si è convertita in una forma d’arte finalizzata ad attirare l’attenzione del pubblico e convincere le persone a compiere azioni specifiche.

Ecco un’analisi dettagliata degli ambiti in cui lo storytelling viene usato prevalentemente: nelle aziende, nel gaming – includendo videogiochi e slot machine – e nella pubblicità.

Storytelling nelle aziende

Il segreto del successo delle compagnie più importanti del mondo non si limita alla qualità dei loro prodotti. I dirigenti di ogni azienda che si rispetti sono consapevoli del fatto che la loro linfa vitale sono i clienti, impossibili da raggiungere servendosi solo di comunicati stampa anonimi e standardizzati.

Per distinguersi dal resto dei competitors gli impresari hanno capito che, oltre a informare il grande pubblico, devono sapersi raccontare facendo leva sulle emozioni. Lo storytelling è quindi fondamentale per influenzare la percezione e l’immagine che i consumatori hanno di un’azienda, oltre che trasformarli da semplici lettori o spettatori passivi in protagonisti della sua storia.

Lo storytelling, dunque, è uno strumento di marketing da non lasciare mai al caso e il cui successo dipende in genere dalla capacità delle singole imprese di seguire alcune semplici regole. La prima riguarda la competenza nel riportare alla memoria i loro successi più significativi senza annoiare il pubblico.

In secondo luogo, non si devono tralasciare i momenti di difficoltà, da presentare in maniera sincera per essere il più trasparenti possibili con i clienti. Inoltre, si deve riuscire a convincere il pubblico dell’unicità del brand servendosi di foto, parole o video ricchi di emozioni.

Storytelling nel gaming

I passi da gigante realizzati nel settore tecnologico negli ultimi decenni e l’abbassamento dei costi di produzione hanno contribuito a convertire i videogame in uno dei passatempi attualmente più diffusi. Per comprendere le dimensioni di questa industria basti pensare che dal 2016 al 2020 i suoi fatturati sono quasi raddoppiati, passando da 90 a 160 miliardi di dollari.

Questo successo senza precedenti si deve però anche e soprattutto all’abilità narrativa messa a punto dagli sviluppatori di alcuni dei titoli più celebri di sempre. Nel corso degli anni, ci si è infatti resi sempre più conto dell’importanza di creare una storia capace di coinvolgere emotivamente e fare immedesimare il giocatore nel protagonista.

Per riuscirci vengono utilizzati diversi approcci. Per esempio, in “The Walking Dead” si è optato per la creazione di una narrativa in cui il giocatore può decidere al 100% le sorti della partita, mentre “Cuphead” si centra sulla lotta tra il bene e il male.

In “The Last of Us” sono state introdotte scene video, dialoghi e testi finalizzati a migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco. In “Thomas was Alone”, invece, si è scelto di inserire un narratore esterno.

Lo storytelling viene anche ampiamente utilizzato nel mondo dei casinò. In particolare, questo avviene nelle siti di slot online, che se ne servono per rendere l’esperienza di gioco più coinvolgente e accattivante.

Ne è un esempio Scientific Games, per il quale il punto di partenza per la creazione di una nuova slot non sono le sue caratteristiche tecniche quanto piuttosto la storia, che all’inizio non occupa più che un breve paragrafo. Uno dei giochi più famosi di questo rinomato produttore è “The Book of Ra”, nel quale il giocatore viene trasportato nelle atmosfere magiche dell’Antico Egitto.

Storytelling nella pubblicità

Nella quotidianità, ogni persona si serve sia di beni di consumo primari che di altri considerati meno essenziali. Se al supermercato si scelgono ormai in automatico gli alimenti e le bevande che costituiscono la propria dieta, al momento di cambiare il proprio Smartphone o automobile si fa di solito affidamento alla stessa marca di cui già si disponeva.

Non mancano però le occasioni in cui si preferisce fare uno strappo alla regola e cambiare le vecchie abitudini optando per qualcosa di nuovo. Anche se decisioni di questo tipo possono essere dettate dall’abitudine, dal prezzo o dal caso, la maggior parte delle volte sono la diretta conseguenza della pubblicità a cui si è esposti tramite i principali mezzi di comunicazione.

Scoperto nelle Soap americane degli anni ’30, in Italia il connubio perfetto tra storytelling e pubblicità è stato sfruttato al massimo delle sue potenzialità nel secondo dopoguerra. Come dimostra il successo di Carosello, la pubblicità non solo venne inserita all’interno dei programmi televisivi ma ne divenne anche un elemento fondamentale.

Con l’uso di tecniche narrative appropriate, gli impresari riuscirono al contempo a divertire e fidelizzare gli spettatori creando in loro aspettative e curiosità. In tempi recenti, alcuni degli spot di maggior successo sono stati quelli di Calzedonia, Telecom Italia e Lavazza, con la sua caffettiera Carmencita.

Un breve excursus sullo storytelling

Il settore aziendale, il gaming nel suo complesso e la pubblicità sono solo alcuni degli ambiti in cui oggi lo storytelling ha un peso preponderante. Questa raffinata tecnica di comunicazione che fa leva sull’emotività dei potenziali clienti per attirarne l’attenzione, infatti, viene utilizzata anche nel mondo dell’arte, del turismo, del cinema e del no profit.

Data la sua evoluzione negli ultimi decenni, però, le sorprese potrebbero non finire qui. Chissà quali saranno, dunque, gli sviluppi della narrazione di storie nei prossimi anni ed i suoi nuovi campi d’applicazione.