Le differenze tra un life coach e uno psicologo

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Il life coach è ormai una forma di aiuto professionale che sta riscuotendo anno dopo anno sempre più successo, forte dei risultati che si ottengono, spesso sorprendentemente rapidi e efficaci in maniera diretta. La domanda che più spesso viene fatta, specialmente da quelli che sentono parlare di life coaching per la prima volta, è: qual è la differenza tra un life coach e uno psicologo? Spesso accompagnata da un’altra domanda, che serve a supporto della prima: che tipo di studi psicologici ha compiuto un life coach? Abbiamo parzialmente affrontato qui la filosofia fondante del life coaching. Proviamo ora a dare qualche risposta chiara a queste domande, più strettamente legate alla differenza con la professione dello psicologo. Andiamo per punti.

  • Un buon psicologo possiede tutte le competenze alla base del coaching. Questo è un punto importante, perché il coach non si presenta come un “avversario” alla professione dello psicologo. Il coaching è un metodo di supporto psicologico basato su metodi e nozioni consolidate della storia della psicologia, quindi non è una figura che presenta qualcosa di diverso o alternativo a ciò che un bravo psicologo può offrire. Un bravo psicologo è anche un esperto di benessere e, se sa identificare correttamente l’esigenza del cliente, è in grado di adottare i principi della psicologia positiva allo stesso modo di un buon coach. Alla base dell’efficacia del coaching c’è proprio questa consapevolezza: spesso la ragione per cui stiamo vivendo una situazione di disagio non risiede in un problema psichico, ma magari le difficoltà che stiamo vivendo sono dovute a qualcosa di differente. Potrebbe essere una consapevolezza da raggiungere, una motivazione da ritrovare, un obiettivo pratico da identificare e raggiungere o magari un’emozione da comprendere in maniera corretta. In questi casi, un life coach può essere particolarmente efficace. Perché…
  • Il life coach è un esperto di auto-efficacia, realizzazione e crescita personale: in un percorso con un life coach, non andrete alla ricerca di problemi da risolvere. Si passerà immediatamente a definire un obiettivo preciso e pratico per stare meglio, a partire dalla difficoltà che si percepisce in partenza. Nel percorso di avvicinamento all’obiettivo, si definiscono dei passi di avvicinamento pratici, progressivi, verso l’obiettivo di benessere. Qualsiasi blocco o difficoltà che si incontrerà dalla situazione corrente a quella desiderata verrà trattata come un ostacolo al nostro benessere e cercheremo di risolverlo insieme. L’ostacolo potrebbe essere una consapevolezza mancante, un’emozione bloccante, una convinzione disfunzionale. Ma si presume che l’ostacolo sia sempre risolvibile e l’obiettivo di benessere si può raggiungere in un determinato tempo, anche breve. Solo se ci si rende conto che l’ostacolo è più radicato ed entra in problematiche più complesse legate alla nostra psiche, il life coach è tenuto a suggerire al cliente di rivolgersi a uno psicoterapeuta (anche perché, se non lo fa, o ancora peggio se provasse ad agire sul problema psicologico, starebbe sconfinando nell’ambito della professione dello psicologo, e si configurerebbe il reato di abuso della professione medica).
  • Il life coach punta in maniera diretta un obiettivo di benessere: il life coach definisce subito insieme al cliente (chiamato coachee) cosa vuole realizzare in termini pratici per stare meglio e per provare a se stesso di star superarndo la difficoltà per cui ha bisogno di aiuto. È un percorso che punta fortemente su miglioramenti pratici e prove concrete di benessere acquisito, fin da subito. Non si perde un solo istante alla ricerca di un possibile problema, perché si parte dall’assunto che non ci sia alcun problema di natura psichica. Possono esserci ostacoli o piccoli blocchi alla completa realizzazione personale, ovviamente, ma quelli vengono trattati per quelli che sono, appunto, ossia rallentamenti al raggiungimento dell’obiettivo. L’obiettivo è stare bene, ed è alla portata di tutti noi, senza necessariamente andare alla ricerca di problemi da risolvere.
  • Il life coach è un professionista riconosciuto dalla legge, con un preciso percorso di studi alle spalle: la legge n. 4 del 2013 riconosce le professioni non organizzate in albi o collegi e tra queste regolamenta la figura del life coach. Il life coach ha affrontato un percorso di studi specializzati sul metodo del coaching (riconosciuto e consolidato a livello internazionale), sulla psicologia positiva, sull’autorealizzazione, sulla motivazione e sull’efficacia personale, pratiche di aiuto teorizzate e sviluppate dalle scienze psicologiche a partire dalla seconda metà del Novecento. Non è un percorso di laurea come quello dello psicologo, piuttosto degli studi maggiormente focalizzati sulle pratiche per realizzarci in maniera diretta e rapida come individui. Stiamo dunque parlando di un professionista esperto, non di una forma di aiuto generica senza competenze.

L’esperienza mostra che in molti casi un buon life coach può essere un aiuto efficace nell’ambito della crescita personale e della realizzazione come individui. Col coaching si punta fin dal primissimo giorno a stare meglio, e ogni giorno si prova a fare un passo avanti pratico e misurabile rispetto al giorno prima, stando meglio fin da subito. Con risultati che arrivano piuttosto rapidamente.

I contenuti di questo articolo sono stati revisionati ad Agosto 2021 insieme alla psicologa Carlotta P., nell’ottica di fornire informazioni che rispettano entrambe le figure professionali, quella dello psicologo e quella del coach.

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