Come risorgere dalla morte: è tornato il White Project

Il modo più efficace di creare l’intrigo non è ricamando una trama fitta e lineare, ma mettendo lo spettatore in una situazione di comprensione parziale che richiede a gran voce di essere risolta. È questo il grande segreto mediatico del White Project: il suo carattere criptico, che ti impedisce di capire tutto dall’inizio alla fine e che dunque ti spinge a insistere, approfondire. E a credere. Credere che alla fine la conoscenza ti sarà data. Come una vera dottrina, quella che ci è stata presentata durante i sei episodi della prima stagione.

Adesso la serie è tornata, e lo ha fatto con un cambio d’assetto che rende le cose più intriganti. Innanzitutto, la seconda stagione del White Project è un prequel della prima e cerca di spiegare com’è nata la figura del misterioso esiliato e le conoscenze che hanno dato origine alle sue scelte e all’interezza del White Project. E poi, cosa ancora più interessante, il format non è più quello del monologo, ma genera adesso un dialogo. Con domande, dubbi e tentativi di risposta. E con un primo episodio che parte con una questione che riguarda una filosofia dalle ambizioni superiori: come si colma la distanza tra il nulla e l’essere pieno? Come si torna indietro dall’assenza di esistenza fino alla piena vita? In altre parole: come si resuscita dalla morte?

Morte: come risorgere? (wPrequel 0x01 - A)

È questo il passo in avanti della nuova stagione: l’intenzione esplicita di toccare finalmente il cuore delle cose, di provare a risolvere il mistero. È questo che cercano di fare i due interlocutori dai visi dipinti nel primo episodio. Tante domande e tanti tentativi di dare delle risposte esaustive, fino a offrire un primo punto di accesso alla natura della dottrina seguita dall’Esiliato. In una forma dialogica che ne catalizza la suspence.

Cosa sta dietro al White Project nella sua interezza abbiamo già provato a spiegarvelo. Ma la verità è che la vera chiave di lettura, se mai verrà davvero rivelata, si nasconde in quel che il White Project deve ancora dire. Un motivo in più per aumentare l’attenzione.

Il White Project è su Youtube

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