I segnali dell’apocalisse: cosa succederà negli “ultimi tempi”

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Gli eventi escatologici sono ampiamente trattati nella Bibbia e, più in generale, nell’ambito dell’intera tradizione cristiana, con particolari a volte discordanti, ma con una visione d’insieme generalmente unitaria. È opportuno, prima di tracciare questo breve percorso, seguendo le orme degli “Ultimi Tempi”, chiarire il significato di alcuni concetti che saranno oggetto di approfondimento. Per “Ultimi Tempi” o “Ultimi giorni”, le profezie bibliche si riferiscono ad un’epoca di eventi straordinari e drammatici: tutto ciò che dovrebbe avvenire nella fase conclusiva dell’esistenza del mondo, prima della “parusia”, cioè il secondo avvento di Cristo. Il travaglio dell’umanità è ripetutamente citato nei testi biblici come “Grande Tribolazione” (vedasi Matteo cap. 24, Marco cap. 13, Apocalisse cap. 7).

La seconda venuta di Cristo dovrebbe essere preceduta da un duraturo periodo di pace e di prosperità spirituale, ma anche costellata da conflitti, grandi catastrofi, prodigiosi eventi e incomparabili segni nella terra e nel cielo. I grandi eventi drammatici potrebbero portare alla scomparsa della civiltà moderna, nel modo in cui la conosciamo oggi. Molti studiosi sono concordi sul fatto che non si tratterebbe della fine del mondo come cessazione della vita sul nostro pianeta, bensì la fine di un’era, con la scomparsa di quasi due terzi dell’umanità e la fine di un vecchio modo di vivere, per abbracciarne uno nuovo in cui gli uomini metteranno Dio al centro della loro vita. A tal proposito, è giusto ricordare che tutte le civiltà antiche parlavano di cicli di morte e di rinascita, dai popoli mesoamericani agli Egizi, dalla cultura ellenistica a quelle orientali, rivelando la presenza di archetipi inconsci collettivi o forse la reminiscenza di un’antica sapienza tramandata da una preesistente civiltà mondiale.

Per molti studiosi, comunque, siamo già entrati nella fase degli “Ultimi Tempi”, in quanto numerosi sarebbero gli indizi a confermare l’inesorabile declino dell’umanità. Ciò non implica che la parusia e la grande tribolazione siano così vicine, forse passerà ancora qualche secolo, prima che si arrivi al punto di non ritorno. Secondo gli insegnamenti della Chiesa, la fine del mondo ci sarà solo dopo che tutti si saranno convertiti al cristianesimo e dopo la cosiddetta “Era di pace”, che evidentemente non si è ancora verificata. Dopo di essa, si attende l’apostasia universale (si ricorda che per “apostasia” si intende rinnegare una fede religiosa nella sua interezza, mentre per “eresia” si intende rinnegarne solo qualche verità), che rappresenterà il segno inequivocabile che la grande tribolazione è arrivata e che l’ascesa dell’Anticristo è vicina. I cristiani abbracceranno l’apostasia, soprattutto per la grande prosperità che il mondo avrà raggiunto, diventando completamente indifferenti nei confronti della fede.

Questa situazione si può leggere anche in chiave non necessariamente cristiana, cioè come un modo di vivere per il quale avranno importanza solo i beni materiali e non vi sarà più posto per alcuna ricerca spirituale o metafisica. E già si può dire che il ventesimo secolo è stato il più funesto per le guerre, i genocidi ed i totalitarismi. Inoltre, i principi morali che prima erano salvaguardati, se non proprio rispettati pienamente, da qualche decennio sono sistematicamente violati, e le relative trasgressioni,  guardate con indulgenza e, in alcuni casi, addirittura istituzionalizzate. Anche nell’ambito della stessa Chiesa, nella quale il male e la corruzione si sono sempre diffuse, alcuni fenomeni vivranno un continuo crescendo, fino a raggiungere il loro apice nella chiara “manifestazione dell’iniquità” (Paolo, 2 Tessalonicesi, 2,7), al tempo dell’Anticristo.

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Gli Arazzi dell’Apocalisse, Castello di Angers, Francia

In questo tempo si diffonderà l’interesse della gente per nuovi culti e filosofie, per l’esoterismo ed il satanismo, aprendo la strada a nuove forme di religioni sincretiche che mescoleranno gli elementi più disparati e contraddittori del passato. La società subirà dei cambiamenti sempre più vertiginosi e le innovazioni tecnologiche avranno una progressione geometrica, senza che la massa abbia il tempo di metabolizzare i cambiamenti e di comprenderne le implicazioni profonde. Fanno riflettere molto alcuni recenti sviluppi tecnologici: ricordiamo Giovanni di Patmos nell’Apocalisse (13, 16-18), che parla del cosiddetto “marchio della bestia”, recante il numero 666, senza il quale non sarebbe stato possibile per nessuno vendere o acquistare nulla più. Anche se può suonare fantasioso, alcuni interpreti ritengono che alcune innovazioni tecnologiche, ormai entrate nella nostra vita quotidiana, costituiscano gli elementi propedeutici per il cd. “marchio della bestia”. Si pensi all’utilizzo di sistemi di identificazione e di pagamento, alle tessere magnetiche, alle smartcards in ogni settore, nonché alla grande diffusione dei sistemi di codifica a barre.

Alla luce di questa lettura, forse onirica, apparirebbero inquietanti tutti i sistemi di rilevamento e di localizzazione satellitare come il GPS, e, ancora di più, le recenti sperimentazioni di microdispositivi di identificazione personale da inserire sotto la pelle. Il notevole grado di perfezione di miniaturizzazione raggiunto, in questi ultimi anni, nella produzione dei microchip da inserire nel corpo umano, dimostrano come il progresso tecnologico abbia raggiunto un livello compatibile  con gli scenari ipotizzati da Giovanni di Patmos a proposito dell’Anticristo. E leggendo complessivamente alcuni testi biblici, si evince che l’Anticristo avrà potere sulla maggior parte dei popoli del mondo, partendo dalla formazione di un unico sistema politico, economico-finanziario, militare e religioso, in grado di coinvolgere l’intero pianeta.

Da alcuni anni si sente parlare, sempre con più assidua frequenza, di concetti come la globalizzazione ed il nuovo ordine mondiale. In realtà, soprattutto nei settori dell’economia e della finanza, il processo di globalizzazione si sta già completando: si può intravedere nel potente Fondo Monetario Internazionale, il primo passo per la formazione di un futuro nucleo mondiale di controllo finanziario. La creazione di un ordine mondiale a livello politico richiede tempi più lunghi, a causa delle rivalità fra i popoli e per la scarsa propensione a cedere parte della sovranità, ma le guerre, le crisi economiche ed i disastri naturali, potrebbero spingere le varie nazioni ad affidarsi ad un “potere forte”, accelerando questo processo. Dopo tale capovolgimento politico la “Bestia” dell’Apocalisse conquisterà il potere e, per ottenere il controllo assoluto su tutte le persone, imporrà il suo marchio-microchip, che diventerà uno straordinario strumento di controllo delle masse, esercitando una costante ed invasiva sorveglianza di tipo informatico, che di fatto abolirà ogni forma di privacy. Basterà che ad un individuo, identificato tramite microchip, siano applicate restrizioni nell’accesso a servizi economici, bancari, sanitari, amministrativi etc., affinché sia privato di tutti i mezzi di sostentamento.

Ma chi dovrebbe essere l’Anticristo? Cosa dicono le principali profezie testuali a tal proposito?

La descrizione più suggestiva e che forse ha maggiormente influenzato l’immaginario collettivo la fornisce, intorno al 100 d.C., Giovanni di Patmos nell’Apocalisse:

“Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi…E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato il potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano in cielo. Le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. L’adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato”

Apocalisse 13, 1-8

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Salvador Dalí, L’apocalisse di San Giovanni

Questa è probabilmente l’immagine dell’Anticristo che ha suscitato più interesse nell’arte e nella letteratura, dando un’interpretazione escatologica all’immagine della bestia di Giovanni, che, secondo la maggioranza degli interpreti, individuava in essa, nell’immediato, l’impero romano. Sempre nell’Apocalisse, il Superbo, il figlio di Satana sarà rappresentato dal fatidico 666, sul quale si è scatenata la ricerca di tanti studiosi (l’ho trattato nel mio libro “I miti – Luci e ombre” – Ed. Cavinato International, 2018) e sarà coadiuvato dallo pseudoprofeta, creandosi una patetica imitazione della Trinità divina.

Nel corso dei secoli vi sono state numerosissime speculazioni in merito all’identità e al periodo di venuta del “figlio della perdizione”, ma ovviamente ogni tentativo di identificazione è andato fallito. Ripercorriamo brevemente alcune visioni di mistici o di santi.

  • Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179) scrive: “Dopo aver trascorso una giovinezza silenziosa in mezzo a uomini molto perversi e in un deserto dove ella sarà stata condotta da un demonio travestito da angelo di luce, la madre del figlio di perdizione lo concepirà e lo darà alla luce. Egli farà morire quelli che si rifiuteranno di credere in lui, si assocerà a re, i principi, i grandi e i ricchi che disprezzano l’umiltà, ed avrà stima solo per l’orgoglio; infine soggiogherà l’universo intero con mezzi diabolici. Sembrerà che egli agiti l’aria, che faccia discendere il fuoco dal cielo, produrre dei lampi… Sembrerà pure che egli renda gli uomini ammalati, che guarisca gli infermi, che cacci i demoni, e qualche volta resusciti i morti, facendo in modo che un cadavere si muova come se fosse in vita. Tuttavia questa specie di risurrezione non durerà mai oltre un’ora, perché la gloria di Dio non ne soffra… Respingerà il battesimo ed il vangelo e deriderà tutti i precetti che la Chiesa ha dato agli uomini”;
  • Suora di La Salette: “L’anticristo nascerà da una religiosa ebraica, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il maestro dell’impurità . Suo padre sarà un vescovo”. È interessante notare il coinvolgimento della Chiesa, dal cui ambito dovrebbe proprio sorgere l’Anticristo. Non si tratterebbe di un personaggio oscuro, o mostruoso, oppure di qualcuno educato lontano dalla fede, ma proprio del frutto di una fede corrotta e sacrilega;
  • San Vincenzo Ferreri: “…cercherà di sedurre i sapienti, come per esempio i maestri e i dottori della legge civile e canonica, che possono spiegare e afferrare le prove delle cose. L’anticristo li stregherà, usando gli argomenti più sottili, i ragionamenti più convincenti, per far rimanere questi sapienti senza parole ed incapaci di trovare risposte.” Il figlio della perdizione, dunque, userà tutti i mezzi a sua disposizione per convincere delle assurde menzogne da lui avanzate: conoscenze occulte, oratoria, persuasione, ragionamenti sottili.
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 Pieter Bruegel il Vecchio, Trionfo della Morte

Oltre alle doti intellettuali, l’Anticristo si mostrerà come uomo buono, giusto, amante della natura e delle arti, ergendosi a paladino delle libertà relativiste ed abolendo qualsiasi tipo di restrizione morale tradizionale, fino al motto “fate quello che volete, siate padroni di voi stessi, adoratemi e tutto sarà concesso”. In realtà questa è un’ideologia già in voga presso molti gruppi satanisti e “new age”. Nello scenario contemporaneo, sarebbe ragionevole pensare ad un uomo potente, appoggiato dai mass media e dal potere finanziario ed economico.

Un’altra questione dibattuta è la zona geografica del mondo dove opererà maggiormente il maestro di impurità. Facendo riferimento agli scritti di Ildegarda di Bingen ed al testo dell’Apocalisse, si ricava che l’Anticristo raggiungerà l’apice del potere sia in materia spirituale che temporale. Nell’apparizione a la Salette, la donna luminosa avrebbe detto: “Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più”. Per molti interpreti, l’espressione “Roma perderà la fede”, significherebbe la stessa rovina della Chiesa cattolica, sostituita da una falsa, con a capo lo pseudoprofeta, che inciterà le masse ad adorare l’Anticristo. E ancora a riguardo, si possono menzionare le visioni ricevute dalla Beata Anna Katharina Emmerick: “Vidi ancora una volta la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando….Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente… Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa…” (ciò è riportato, in maniera trasfigurata, nel mio romanzo Le tenebre dell’anima). Non è poi così lontana dalla realtà attuale, in cui già fioriscono sedicenti e numerosi movimenti ecumenici di ogni genere e religioni sincretiche contenenti gli elementi più disparati e contraddittori, la possibilità  che sia fondata un’unica chiesa mondiale che includa tutte le principali confessioni religiose.

In conclusione, ci piace terminare con un passo del Vangelo di Marco (13,33-36), che al di là della fede religiosa, offre un importante spunto di riflessione sulla precarietà della condizione umana e sull’impossibilità di prevedere il futuro, a parte la capacità di fare congetture o di saper interpretare con sagacia ed intelligenza gli avvenimenti presenti:

“State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. E’ come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all’improvviso trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!”.

Cover image: Benjamin West, Death on the Pale Horse, 1796

One comment

  1. Vorrei precisare che nella Bibbia non c’è scritto che la fine del mondo avverrà solo quando tutti si saranno convertiti al cristianesimo
    Vi è scritto:” E la notizia del Regno sarà diffusa su tutta la terra” il che sta ad indicare che l’inizio della fine inizia quando ogni popolo conoscerà il nome di Gesù e i suoi insegnamenti( il che è già avvenuto ) e non che tutti si convertiranno al cristianesimo, anche perché se così fosse, non ci sarebbe bisogno del giudizio universale dato che tutti avrebbero abbraciato Gesù.
    Poi affermi che dopo che tutti si saranno convertiti al cristianesimo ci sarà l’apostasia.
    Ma che senso ha?
    Non lo leggo nella Bibbia
    L’apostasia è in atto ora, non vedi la società moderna?
    Quante persone conosci che bestemmiando o trascurano completamente la fede ??
    So già la risposta.
    “E ci saranno terremoti in vari luoghi” : prima del 1950 il numero di terremoti di elevata magnitudo era circa di uno ogni 10 anni, ora sono di media 20 all’anno.
    “E vi saranno carestie” Solo per fare un esempio Ebola
    Ci saranno più persecuzioni che ai primi tempi della Chiesa ( 200.000.000 di cristiani perseguitati ogni anno)
    “E per l’amor degli eletti quei giorni saranno abbreviati” se si aspettano altri 2 secoli non ci sarà più nessun cristiano/eletto.
    Solo per farti capire che siamo già negl’ultimi giorni.

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