The Cure, Lullaby: il testo e il significato della canzone

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I spy
Something beginning with ‘S’

Spio
Una cosa che comincia con ‘S’

In un’atmosfera iniziale quasi invitante, tranquilla, la base ritmica ci scandisce un tempo ordinario, lo scorrere di momenti abituali di una solita sera.

Tuttavia quel battere si rivelerà ben presto non più il solito tocco dell’orologio serale di Smith, ma qualcosa di terrificante. È la marcia di un mostro, un mostro che si avvicina silente, che scavalca una finestra sulla morte per raggiungere Smith nel suo letto, paralizzato, e assaporarlo ancora e ancora, nutrirsi di lui.

La voce dell’autore striscia sul categorico basso che prosegue la sua linea nonostante l’inarrestabile avanzata del mostro, sibila l’arrivo di un pericolo dotato di un potere sinistro ma quasi seduttivo, che ti blocca nel letto, impotente.

On candy stripe legs the Spiderman comes
Softly through the shadow of the evening sun
Stealing past the windows of the blissfully dead
Looking for the victim shivering in bed

Con le gambe fatte di carte di caramella, l’Uomo-Ragno viene
Lentamente, attraverso le ombre del sole della sera
Rubando dietro le finestre della beatitudine dei morti
In cerca della vittima che trema sul letto

The Cure - Lullaby

È tardi per accendere la luce, è tardi per pensare di farcela, il mostro è un uomo con le sembianze di un ragno ed è arrivato, e Smith adesso lo deve guardare in faccia.

Come la paura il ragno è veloce, troppo veloce, più di te. È sottile, sa insinuarsi nelle fessure lasciate aperte dalla distrazione del nostro controllo mentale. È veloce, più del pensiero razionale.

Ha mille zampe per poterti bloccare ogni arto, da ogni angolazione, come una gabbia, come una paralisi. E se Aracne fu trasformata da Atena in ragno per la manifestata superiorità nell’arte della tessitura, il ragno di Smith, meno affascinante, è sicuramente ugualmente abile nel tessere una rete di terrore.

Be still, be calm, be quiet now, my precious boy
Don’t struggle like that or I will only love you more
For it’s much too late to get away or turn on the light
The Spiderman is having you for dinner tonight

Sta’ fermo, sta’ calmo, sta’ tranquillo ora, mio prezioso ragazzo
Non ti agitare così, o ti amerò anche più
Perché è troppo tardi per scappare o accendere la luce
Stasera l’Uomo-Ragno avrà te per cena

È a letto Smith, e non è un caso che si immagini li il nostro autore. C’è chi diceva infatti, come Pope, che il pezzo in questione fosse un’allusione al passato di tossicodipendenza dell’autore. La tesi di quest’ultimo, invece, è che il pezzo nasca come resoconto delle terrificanti “ninne nanna” che il padre gli cantava da bambino.

In ogni caso però c’è un album, il suo nome “Disinitegration”, che dentro ha la disperazione di chi si è perso, di chi non si ritrova e la forza di chi non si arresta alla discesa di un mostro ma che lo combatte e ci canta su.

Disintegration è un album che esorcizza lo stato d’animo di Smith all’epoca che, chiuso in se stesso e a un bivio di carriera, si ritroverà a proporre lavori che scarnificheranno questa corazza depressiva fino a riportare alla luce l’identità dei The Cure e la loro ritrovata brillantezza, insieme alla propria rinascita.

cure_1989
I Cure nel 1989

L’impotenza dell’autore, chitarrista, fondatore del gruppo infatti si limiterà a Lullaby, visti i risultati dell’album. L’atmosfera horror resterà chiusa in quella stanza, quella stanza dove Smith è stato costretto a guardare in faccia il suo mostro, dove ha subito l’idea di essere la sua cena, ma dove ha trovato poi la forza di chiudercelo dentro.

Del resto come la paura, il ragno è totalmente impotente rispetto alla potenza di una mente lucida, da animale, questo, non è capace di ragionamento e soggiace a tale atto di forza, di coraggio.

Avere il coraggio di avere paura significa scontrarvici con essa, in una notte, come ha fatto Smith in quella stanza sinistra, costretti a guardare in faccia questo mostro.

Dopo non si può che vincere.

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4 comments

  1. Questo è il mio album preferito dei Cure, insieme a Wish e Bloodflowers. Il motivo ovviamente è legato ai periodi in cui li ho ascoltati giorno e notte .

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