Here Today, il commosso addio di Paul McCartney all’amico John Lennon

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I Beatles sono tutti morti a parte Ringo, che però si è eclissato. L’eredità è tutta in mano a Paul McCartney. E devo confessarvelo: è proprio questo sopravvissuto il mio preferito tra i Fab Four. Forse è un bene che ci sia solo lui… la figura di John Lennon sarebbe inappropriata ai giorni nostri. L’eroe, quando non muore rompe le scatole. I monumenti una volta eretti non si sviluppano più, possono solo crollare, lentamente ma inesorabilmente o improvvisamente. Il risultato non cambia. Paul, invece, ha sempre avuto il karma di quello che sopravvive e non è detto che sopravvivere sia meno figo o più facile che morire. È un karma importante, e impegnativo. Bisogna avere coraggio per sceglierselo e una sensibilità non di questo mondo.

Basta ascoltare una canzone per rendersene conto: Here Today, estratta dall’album Tug Of War del 1982, dedicata da Paul al suo caro amico John Lennon.

L’autore ha ricordato in più interviste che non sapeva se comporre o meno un pezzo in memoria di John, ma che un giorno del 1981, quando stava solo in una stanza con una chitarra, iniziò a suonare degli accordi, ed iniziò a “parlare” con l’amico defunto. Così nacque Here Today, come una conversazione intima di riconciliazione profonda.

“L’ho scritta dopo la morte di John. È come se stessi cantando a lui e gli dicessi ‘I love you’, ti voglio bene.”

Queste le sue parole.

paul_mccartney_john_lennon

In questo video si vede bene quanto si sia emozionato nel ricordare l’amico. È commovente perché riprende Paul mentre cede un po’ al pianto cantando la canzone scritta in sua memoria. Guardo e riguardo il video e capisco che è proprio per questa sua sensibilità che è il Beatles che ho più amato. Da sempre.

E se ti dicessi che ti conoscevo bene
Cosa risponderesti?
Se tu fossi qui oggi
Qui Oggi

Beh, conoscendoti
Probabilmente rideresti e diresti
Che eravamo in mondi separati

Ma, per conto mio
Ricordo ancora com’era prima
E non riesco più a trattenere le lacrime

Ti voglio bene

Che altro aggiungere, dopo versi di tale intensità emotiva?

2 comments

  1. I Beatles non sono tutti morti: Di 4 ne sono morti due e la loro eredità ideale e musicale, soprattutto quella di Lennon, sopravvive molto bene. Apprezzo le belle parole che hai scritto per Paul, persona buona e ricca di qualità artistiche e umane, ma devo dirti che, se Lennon non fosse morto, beh nel nostro tempo, forse, sarebbe stato molto più a suo agio che nel suo -dove ha dovuto subire anche incomprensioni e ..persecuzioni politiche -tanto che ci sono ancora dubbi sulla sua prematura scomparsa- e avrebbe potuto esprimere la sua sconfinata creatività e filosofia molto di più, avrebbe sicuramente realizzato anche delle notevoli opere umanitarie a livello mondiale. Tutti e quattro, oltre al meraviglioso percorso artistico, hanno avuto un percorso personale interessante in cui hanno lottato e superato tanti ostacoli come gli uomini comuni, uscendone vincitori e costruendo bei contesti familiari di cui andare fieri, nella fedeltà ai propri ideali, come Ringo: Love and Peace!

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