Passione, originalità e numeri sorprendenti: un anno insieme ad Aural Crave

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Il 29 novembre 2015 nasceva Aural Crave. Dal nulla, senza troppe ambizioni, quasi per gioco.

Il 29 novembre 2016, oggi, Aural Crave è un magazine musicale online molto seguito, con un pubblico di lettori colto, variegato e appassionato, un quantitativo di visite giornaliere più alto di qualsiasi altro magazine di settore della stessa età e un ritmo di crescita costante. Numeri che nell’era matura di internet, in una scena ormai satura di magazine e blog italiani piccoli e grandi, hanno qualcosa di eccezionale, essendo raggiunti in Italia solo da riviste musicali di vita ben più lunga. Numeri, dunque dati oggettivi, che ci fanno riflettere ogni giorno e che, pur restando coi piedi per terra e senza montarci la testa, ci spingono a chiederci come mai tutto ciò stia succedendo proprio ad Aural Crave, e non a uno dei tantissimi magazine ugualmente belli che vivono in Italia ogni giorno, sotto la soglia di visibilità per molti dei lettori italiani.

questionmarkCosa vuole il pubblico da una webzine nel 2016?

Come si arriva a realizzare ciò, e come mai questo è tanto difficile per tanti altri magazine simili, è l’interrogativo che si pongono in molti oggi. Sono domande sulle quali noi stessi abbiamo fatto riflessioni più volte, fin dall’inizio, come quando a gennaio investigavamo l’effetto autoalimentante della popolarità web e il potere inconsapevole del pubblico, o ad aprile ci chiedevamo cosa vuole un lettore di musica oggi da una webzine. Restano domande aperte, alle quali si può rispondere con supposizioni e teorie, o magari anche soltanto dando la responsabilità di tutto al caso. Sono domande sulle quali noi di Aural Crave, in realtà, abbiamo una visione abbastanza chiara, ma anche l’umiltà di riconoscere che non siamo noi quelli che dovrebbero rispondere. Quelli che davvero possono spiegare perché Aural Crave è oggi la più amata delle webzine musicali nate di recente, in realtà siete proprio voi. Voi lettori che ci conoscete bene, ci leggete e ci condividete con piacere. Siete voi gli unici che avete la chiave oggettiva di quanto sta accadendo. Anche se magari non sapreste spiegarvela.

facebook_likeFalsi miti e successi immeritati: il potere ce l’ha il pubblico

E siete un pubblico molto variegato, sapete. Le ragioni per cui oggi noi e voi siamo qui a parlarne sono diverse per ognuno di voi. Dal primissimo articolo pubblicato esattamente un anno fa (una analisi in forma artistica sulla figura del ghost producer che probabilmente pochi di voi oggi conoscono) fino ad oggi, mese dopo mese vi siete affezionati a noi, vi siete convinti a seguirci in maniera costante, per motivi ogni volta differenti. Magari conquistati da alcuni di quegli articoli pubblicati nell’ultimo anno e divenuti virali in Italia su canali e ambiti tematici separati l’uno dall’altro. Magari tu, che adesso stai leggendo quest’articolo, sei tra quelli che hanno scoperto Aural Crave per quella famosa analisi sulla morte dell’EDM pubblicata ad aprile.

edmcrowdÈ la fine dell’EDM (ma non per i motivi che pensate)

O magari sei entrato nella nostra comunità più recentemente, per quella disamina sulla musica nella letteratura di Murakami che ormai conoscono tutti, o ancora per la lista dei giri di basso più belli della storia del rock, che ha scatenato un dibattito acceso ancora oggi. Potresti essere quindi un appassionato di elettronica, di letteratura o di rock, o magari semplicemente un amante della bella musica in generale, a cui piacciono le nostre note monografie in prima persona, una delle caratteristiche identificative di Aural Crave, come quella di Aphex Twin che ha avuto un successo inaspettato da chiunque. Sei parte di una comunità ampia e variegata, il che è la cosa di cui siamo maggiormente orgogliosi. Perché significa che siamo tutti persone davvero open-minded, aperte a stimoli differenti e vogliosi di scoprire ciò che di bello esiste intorno alle nostre passioni, senza confini, battaglie o compartimenti stagni.

murakamiKafka ascolta i Radiohead: la musica nella letteratura di Haruki Murakami

Ed è restando aperti che tutti insieme abbiamo apprezzato le cose più curiose di cui si è parlato durante quest’anno. Abbiamo amato quando la storia torna prepotente a far valere la propria gloria (come quando riproponemmo l’intervista di Lester Bangs ai Kraftwerk o Blue Monday reinterpretata con strumenti musicali dimenticati), ci siamo appassionati negli approfondimenti trasversali, storici o recenti (come la nostra cliccatissima breve storia della musica elettronica o la disamina su come suona il nuovo pop), siamo rimasti a bocca aperta quando le diverse forme d’arte si incontrano (Kanye West commentato da Werner Herzog, David Bowie pittoreHitchcock insieme a Dalì o Van Gogh intrecciato con Chopin) e ci siamo anche concessi un sorriso, quando era il caso di farlo (ad esempio quando scoppiò la mania di Pokémon Go). Tutto questo mentre vi offrivamo contenuti unici come le puntate di Five of a Kind, i mix esclusivi, le premiere, le interviste e la nostra Aural Radio. Tutte storie affascinanti, che vanno oltre la semplice diffusione di notizie musicali e riescono a colpire nell’unica vera cosa che ci accomuna tutti, indipendentemente dalle nostre preferenze e dai nostri gusti: la passione per ciò che è bello, nella musica, nell’arte e nel mondo in generale.

hitchcock_spellboundHitchcock, Dalí e Rósza: quando le tre arti definirono l’estetica del sogno

Sono queste le cose che identificano Aural Crave e che continuano ad attirare nuovi lettori ogni giorno. Quelle cose che non si trovano da altre parti, i frutti del fatto che Aural Crave esiste non per il semplice scopo di essere uno dei tanti magazine simili a quelli che esistono già, ma una realtà diversa, che non somiglia a quel che già esiste e che per questo continua a ricevere apprezzamenti da tutti, siano essi lettori, artisti o professionisti del settore. È quello che continueremo a fare, spinti dalla passione che noi e voi abbiamo in comune e per la voglia di qualcosa di nuovo, che sappia stimolare le nostre curiosità. Aural Crave è un posto dove si leggono le storie più interessanti che girano intorno alla musica. E allo stesso tempo è una bella storia che il mondo del giornalismo musicale italiano sta vivendo. E voi ne fate parte da quando era appena nata. Ricordatevelo, quando tra qualche tempo, chissà, magari parleranno di noi come uno dei magazine più seguiti in Italia in ambito musicale.

2 comments

  1. I numeri te li ha dati la questura ? Ti ha dato anche il saldo delle sponsorizzate ?Quanto ti piace l’autoerotismo caro Affaticato

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