Album: Underworld – Barbara Barbara, We Face A Shining Future

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Se si ascolta l’ultimo album degli Underworld con un occhio clinico sul loro percorso dagli inizi ad oggi, la sensazione vagamente preoccupante è di vederci il punto di arrivo finale. Non tanto per un singolo come I Exhale, che quando uscì ci lascio già perplessi ma che in fondo, col suo piglio molto Chemical Brothers, ha ancora l’energia giusta. E nemmeno per gli stralci già pubblicati, che in realtà rappresentano solo una parte del sound del disco. No, a colpire in quest’album è tutta la serie di pezzi lenti, ballate melodiche e motivi più o meno emozionali, che somigliano a una sorta di saluto malinconico. Al sound del passato (che già nell’ultimo Barking faticava a funzionare) e al pubblico che lo cerca ancora.

 

È voluto, sicuramente. D’altronde il titolo dell’album riprende le ultime parole pronunciate dal padre di Rick Smith prima di morire, quindi la componente emozionale è consapevole. Come chiaro è il carattere femminile di questo disco, molto più che dei loro precedenti dischi, sensazione ben resa dalla cover art e dalle morbidezze di metà della tracklist. Lo spirito techno è bello che andato, insomma, e molti potrebbero dire che, più che un disco dal mood femminile, è un disco per femminucce. Noi questo non lo diciamo. Noi questo disco lo consideriamo la chiusura affezionata di un bel viaggio cominciato quasi trent’anni fa, e in quest’ottica siam disposti a sollevare un tantino il giudizio.

Il problema dei dischi di chiusura, però, è che comporta la responsabilità della chiusura. Perché ora, a meno di straordinari salti mortali, il prossimo disco sarà un fiasco praticamente annunciato.

6 / 10

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