Il futuro del lavoro è online: le nuove professioni digitali sono anche le più richieste

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Il trasferimento di massa verso l’online, fenomeno spinto dai ritmi tanto inaspettati quanto imprevedibili della pandemia, ha accelerato le dinamiche di mercato, alterando profondamente le abitudini socio-economiche della comunità.

Anche nel mondo del lavoro il cambiamento è visibile, in particolare nell’aumento della richiesta di specialisti del settore IT, ossia esperti adatti a rispondere in maniera pertinente alle nuove esigenze della modernità digitalizzata.

 

Aumenta l’occupazione grazie ai nuovi mestieri del digitale

Nel giugno 2020 il mondo è frastornato da un’improvvisa catastrofe sanitaria e dai lockdown che hanno fatto a pezzi ogni consuetudine. Ciononostante, Alberto Mattiello, direttore del dipartimentoFuture Thinking di Wunderman-Thompson afferma che Il futuro è arrivato in anticipo”, sintetizzando al meglio la rapida svolta della digitalizzazione degli ultimi due anni.

Le possibilità in campo lavorativo offerte dal digitale in Italia sono oggi innumerevoli: l’innovazione digitale, supportata dalle ingenti percentuali dei fondi europei (EU Next Generation e PNRR) a essa destinati, sta già registrando importanti cambiamenti nel mondo del lavoro: la recente crescita occupazionale, infatti, è in parte dovuta alle nuove risorse del mondo virtuale.

L’aumento dei posti occupati all’interno della nostra nazione – si parla di 230.000 posizioni lavorative create tra gennaio e giugno 2022 – è essenzialmente dovuta al deciso incremento della richiesta di figure professionali da impiegare nel digitale, come il web developer, il data scientist o il cybersecurity specialist.

La rivoluzione del lavoro online (e smart)

Le opportunità, si sa, vanno afferrate al volo, ed è quello che negli ultimi anni stanno cercando di fare i cosiddetti nomadi digitali.

La diffusione dello smart working ha reso lampante che alcune professioni richiedono un equipaggiamento leggero, anzi leggerissimo: basta un semplice pc connesso a internet per lavorare in qualsiasi luogo, sfruttando le proprie competenze digitali per svolgere professioni che non richiedono la presenza in una determinata sede.


E i ruoli oggi più ricercati dalle aziende sono proprio quelli più compatibili col nomadismo digitale. La congiuntura è favorevole per chi vuole lasciarsi alle spalle orari e timbratura del classico cartellino: basta avere le giuste competenze o, in alternativa, acquisirle tramite una formazione tecnica specifica.

Per questa particolare categoria di mestieri, infatti, è spesso richiesto un reskilling (riqualificazione) o upskilling (upgrade delle competenze in chiave digitale). A rispondere alle esigenze di formazione, riconversione e riqualificazione del comparto IT sono piattaforme come Epicode, che si occupano di formare e inserire nel mondo del lavoro delle figure professionali altamente specializzate.

Proprio la formazione online rappresenta un ulteriore punto di svolta nel contesto lavorativo attuale: se un tempo i mestieri meglio retribuiti richiedevano titoli di studio non accessibili a tutti, oggi chiunque può intraprendere un percorso per lavorare nel mondo del digitale, anche partendo da zero. L’opportunità di ricoprire ruoli altamente specializzati, molto richiesti e quindi anche ben pagati viene quindi estesa a tutti, in maniera decisamente più democratica rispetto al passato.