Posted by Quando ho saputo della morte di Taylor Hawkins dei Foo Fighters, ho pensato subito alla morte di John Bonham e al suo rapporto speciale con gli altri membri dei Zeppelin. Ho immaginato Dave Grohl che pensava alla perdita di Kurt Cobain e come si fosse ritrovato nella stessa situazione di ventotto anni prima: la morte di un compagno di band, ma soprattutto di un amico.
Da quel tragico 25 marzo 2022, i Foos sono rimasti in silenzio per rispettare e onorare la memoria di Taylor, silenzio che però è durato fino alla scorsa settimana, quando Dave Grohl e soci hanno annunciato due tribute shows per Taylor.
Quando ho letto il cast degli spettacoli che si terranno il 3 settembre -allo stadio di Wembley, Londra- e il 27 dello stesso mese al Kia Forum di Los Angeles, sono rimasto senza parole. Ci saranno tutti quegli amici con cui ha suonato, ma non solo, anche gli idoli che lo stesso Taylor ha omaggiato diverse volte suonando o cantando i loro pezzi: Geddy e Alex dei Rush, i Queen, Gene Simmons e tanti altri.
Non sappiamo se dopo questi spettacoli i Foos ritorneranno in pista, o come i Zeppelin, rilasceranno un comunicato che attesterà la fine della loro avventura, ma pensandoci bene, i due Taylor Hawkins tribute concerts sono il modo migliore per celebrare un batterista il cui sorriso ci stendeva allo stesso modo del suono del suo rullante -penso a The Pretender, ma la lista è lunga- e la sua passione per il rock and roll era così infinita che ci contagiava ogni volta che lo vedevamo sul palco.
Chissà se voi lettori, come me, avevate un biglietto per sentire i Foo Fighters dal vivo, immagino di sì, ed immagino anche la tristezza di non poterli vedere dal vivo e non averne più la possibilità, ma se per un caso remoto foste di L.A o Londra, non perdete la possibilità di assistere a quello che con ogni probabilità sarà più di un concerto, ma la celebrazione “rumorosa” della vita di un batterista la cui vitalità pulsava come il suono di una grancassa.
