Fenomeno City: analisi tattica della squadra di Guardiola

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Tra le squadre più forti degli ultimi anni c’è sicuramente il Manchester City di Pep Guardiola, che da tempo sta incantando tutta Europa e tutto il mondo con il suo gioco e con la sua facilità di calcio. Dopo la vittoria della Premier League dello scorso anno, i Citizens sono in pienissima corsa per bissare il titolo. L’obiettivo numero uno, però, resta la Champions League, persa di misura in finale nella scorsa stagione contro i rivali del Chelsea. Gli esperti, che analizzano, studiano i dati, le statistiche e le quote sui match della Champions League, danno per favorita proprio la squadra di Guardiola, che, anche quest’anno, sta facendo un ottimo percorso nella massima competizione europea. Analizzare il gioco di questi ragazzi è un piacere per tutti, perciò andiamo a scoprire quali sono i principali dettami tattici assimilati dai Citizens.

La fase di possesso è tipica delle squadre di Guardiola, la filosofia dell’allenatore spagnolo, infatti, non è cambiata rispetto ai tempi in cui allenava il Barcellona e il Bayern Monaco. La fase di costruzione è volta al dominio del gioco, che vede coinvolto anche l’estremo difensore Ederson, dotato di una tecnica individuale fuori dal comune per un portiere. I Citizens cercano prevalentemente di orientare il gioco sulle fasce, portando i terzini molto alti e costringendo la squadra avversaria ad assumere un atteggiamento prettamente difensivo. I due difensori centrali e il centrocampista vengono lasciati liberi di impostare, difficilmente, anche e soprattutto considerata la scarsa fisicità dei giocatori offensivi, si opta per il lancio lungo.

Sulla sinistra Cancelo alza la posizione, avvicinandosi sensibilmente a Sterling, che funge da esterno alto. Il terzino portoghese, tuttavia, ama accentrarsi e venire a giocare dentro il campo, fungendo quasi da centrocampista offensivo. I numeri di quest’anno parlano per lui. In fase di rifinitura sono fondamentali gli inserimenti dei centrocampisti, che, creando tanta densità in mezzo al terreno di gioco, lasciano più campo libero possibile agli esterni. Spesso una delle mezz’ali tende ad inserirsi alle spalle della difesa avversaria, per poi effettuare l’assist vincente che porta alla via del gol, raggiunta, come in occasione della vittoria schiacciante ottenuta all’andata degli ottavi di finale di Champions League contro lo Sporting Lisbona, con una facilità estrema. Attraverso una fitta rete di passaggi il Manchester City arriva spessissimo dentro all’area di rigore avversaria, ricorrendo raramente anche alla conclusione dalla distanza.

L’obiettivo del City è quello di dominare il gioco attraverso un possesso palla veloce, preciso ed estenuante, difficilmente la squadra di Guardiola riparte in contropiede. In fase di non possesso, l’atteggiamento dei Citizens è quello aggressivo di chi vuole andare immediatamente alla ricerca del recupero del pallone. I due giocatori offensivi attaccano subito il portatore di palla, mentre gli esterni offensivi alzano la loro posizione sui terzini. In questo modo, il City, perlomeno la maggior parte delle volte, costringe l’avversario ad optare per il lancio lungo. La linea difensiva resta sempre piuttosto alta, in modo da non allungare troppo i reparti nel momento in cui i giocatori più avanzati corrono a pressare la squadra avversaria. Questo, tuttavia, espone la squadra al rischio di subire dei pericolosi contropiedi.