La questione dell’animo: la donna ne è provvista?

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Ci sono ancora individui che negano alla donna il possesso dell’animo? No, penso proprio che non ce ne siano, anzi, a contare tutti gli omicidi perpetrati da uomini abbandonati (ex – mariti, compagni o fidanzati) ce n’è da figurarsi proprio il contrario, e cioè che ci siano molti maschi ad aver perso l’animo, ovvero quella forza interiore che regge sensibilità e ragione.

Simona Bramati, Naxos, olio su tela, 180×120, 2011

Non mi sento però di condividere le migliaia di iniziative che gettano ombra sulle qualità delle donne. Mi riferisco alle “quote rosa” stabilite in ogni settore, come se le donne da sole non ce la potessero fare a conseguire risultati eccellenti in società. Nei migliori salotti culturali si rispolverano donne del passato che furono artiste, scienziate, economiste, presentandole in pompa magna, in manifestazioni eccessive che le trasformano in fenomeni da baraccone.

Per di più, mia madre che a 90 anni sporadicamente si reca a passeggio nei giardinetti, resta interdetta di fronte a panchine rosse, arcobaleno, ritenendole appena verniciate oppure riservate a persone particolari. Abituata alla panchina tradizionale che non c’è più, resta in piedi a osservare le sedute a debita distanza, e dopo un po’ si appresta a tornare a casa, stanca e piena di livore, borbottando tra i denti – i pochi rimasti – accompagnata dalla sua solitudine, animata da una forza interiore ispessita dal tempo, divenuta coriacea corazza senza quota.

Greta Bisandola, Madre, olio su tela, 80×80, 2013

Si sa, negare l’animo a una donna è stata una questione politica. All’opposto, doverlo riconoscere comporta sempre, in società, la rimozione da un posto di comando di un uomo che verrà sostituito dalla donna.

Francesca Di Martino, Look at me, olio e acrilico su tela, 150×100, 2013

Eppure, la civiltà è stata sempre fondata sul rapporto tra uomo e donna.

Tanto che, a mio avviso, l’articolo primo d’ogni Costituzione dovrebbe essere: “L’Italia (o qualsiasi altra nazione del mondo) è una Repubblica democratica fondata sul libero e paritario rapporto tra uomo e donna, senza distinzione alcuna di provenienza geografica o sociale, di fede, di convinzione, di speranza”.

Anna Madia, Queen, olio su tela. 33×24. 2016