Gangs of New York: trama e spiegazione del film di Martin Scorsese

Delle 308 battaglie per sganciarsi dal colonialismo inglese, 92 furono combattuti dai “patrioti” americani nello stato di New York. I ”neo nativi” si sentirono padroni del sogno americano e lo declinarono da allora come diritto alla violenza anche assoluta e all’insurrezione.

Quella terra di nuova democrazia non fu il paradiso proprio per tutti.

Di questo ha il coraggio di parlare Scorsese nel suo film Gangs of New York, un omaggio critico alle gang di assassini, ladri, rapinatori, trafficanti, giocatori d’azzardo, oppiomani, inventori di sport estremi che contribuirono a plasmare il cuore di New York.

Scorsese è patriottico, ma selettivo, non rimuove gli orrrori delle persone linciate nel cuore dell’Impero.

Il movimento abolizionista è la prima espressione indipendente del genio americano. La guerra abolizionista fu una guerra tra civilizzazione e barbarie. Totalitarismo, controllo dall’alto, partito-stato, distruzione dell’individualità, in nome della totalità, fondamentalismo religioso da una parte. Dall’altra: potere dal basso, libertà di associazione, libertà individuale, eguaglianza.

New York è il cuore dello scontro: vi nacquero le suffraggette, ma anche le leghe della santa temperanza alcolica, gli abolizionisti, ma anche i fanatici religiosi più pericolosi.

Cento milioni di dollari il budget di Gangs of New York. Usati anche per far ricostruire a Cinecittà da Dante Ferretti, Five Points (Lower Est Side, verso il porto, a un passo da Elisabeth Street, dove gli Scorsese abitavano).

Con gli ex inglesi integralisti protestanti e con i calvinisti che li avevano preceduti, ovvio che le cose non dovevano andare troppo lisce per la comunità inglese e papista. E non diversamente da come vadano oggi per loro a Londonderry.

Dunque il film è costruito come un western nell’iperspazio e nell’ipertempo. Una sfida tra poveri che abitano nei piani bassi dell’ inferno, per la gestione delle briciole lasciate dai finanzieri della Quinta Strada: il prete Vallon (Liam Neeson) ucciso in battaglia, eroe sacro. Un fil che si chiude con la vendetta del figlio, dall’identità celata, sedici anni dopo contro Bill il macellaio (Daniel Day-Lewis), che lo vorrebbe erede, mentre esplodono i più apocalittici scontri sociali nella città.