Hold up: il documentario sulla cospirazione del Covid censurato ovunque

Posted by

Hold up è un documentario taggato come cospirazionista che in poche settimane ha collezionato milioni di visite. Il titolo in italiano può significare sia attesa che rapina, a seconda del contesto. Il termine è ambiguo come ambiguo del resto è il momento che viviamo.

Di produzione indipendente  è diretto da Pierre Barnérias. Iniziato a circolare sulla piattaforma Vimeo l’11  novembre 2020 ha però fin da subito terminato i suoi giorni. Infatti Vimeo il giorno dopo aveva già provveduto a eliminarlo, asserendo che conteneva molteplici bugie. Medesimo comportamento da DailyMotion e Youtube. Resta però disponibile per la visione dal sito ufficiale del film

Il film dichiara una vasta cospirazione attorno al Covid-19. 

In sostanza il documentario denuncia un’élite sovranazionale di miliardari che con la scusa della pandemia  confisca il potere e instaura una dittatura tecno-sanitaria e finanziaria basata sull’inganno. Un virus creato dai ricchi per ammazzare i poveri, un piano globale per sottomettere l’umanità con il nome di Great Reset. La pandemia Covid-19 ha dato il la a degli scambi spesso contraddittori tra medici, specialisti, professori, uomini politici, esperti, il tutto orchestrato e alimentato per appagare la sete dei media. Cosa fare? Cosa pensare? Chi credere? Come comportarsi con tutte queste informazioni? Nel documentario infermieri, ricercatori, giuristi, uomini politici offrono una lettura diversa di questa crisi senza precedenti denunciando alcune delle misure governative risultate inefficaci.

A distanza di quasi un anno dalla proclamazione della pandemia, ancora tanti tasselli mancano per il puzzle. Per far fronte al crescente numero di richieste di  letti in rianimazione i governi mondiali proclamano lo stato di emergenza sanitaria affermando la propria autorità con misure draconiane: confinamento, bisogno di autocertificazioni per spostarsi, coprifuoco, multe  e anche 6 mesi di prigione per il mancato rispetto delle regole, tutti abbiamo appreso la parola DPCM e le sue conseguenze. Dal punto di vista finanziario, un disastro immane: tante le società andate in rovina, peggioramento delle condizioni di vita di persone in situazioni già complicate  al cospetto invece dei potenti citati nel film che da ricchi hanno cambiato stato, sono ora molto più ricchi.

Le maggiori testate francesi e alcune internazionali si sono prese la briga di rispondere punto per punto per smontarlo e ridicolizzarlo, come mai tanto interesse? Forse perché nel documentario gli stessi sono citati per delle sovvenzioni ricevute?

Coronavirus : "Hold-up", le documentaire qui fait polémique - Reportage - #cdanslair 16.11.2020

Il film, girato ad arte per  2 ore e 40  minuti  mantiene lo spettatore in uno stato di tensione e stupore. Il documentario tocca aspetti controversi e contiene delle verità oggettive:

L’uso delle mascherine. Questione molto chiacchierata. Sull’argomento anche l’OMS non aveva le idee chiare. In prima battuta non obbligatoria, poi hanno rettificato e da settembre tutti con la maschera, in Italia anche all’aperto. Ma all’aperto sono davvero utili? Diversi gli studi, tra cui quello danese non ha evidenziato una protezione significativa. I ricercatori si aspettavano di vedere un dimezzamento del rischio di trasmissione nei casi in cui i soggetti indossavano mascherine fuori, ma sono rimasti sorpresi nel vedere un tasso di protezione molto più modesto, Quindi nel dubbio tutti con la maschera, magari da giorni si usa sempre la stessa, ma non importa, indossare la maschera sempre altrimenti repressione. Se poi capita che dimentichi di indossarla le persone che incroci ti guardano in cagnesco, la paura del contagio è ormai innescata, tutti potrebbero essere dei potenziali sorgenti di contagio.

L’uso dell’idrossiclorochina. Lo studio promosso dall ‘Oms sulla questione si è rilevato poco credibile e non accurato.

Lo speech di Laurent Alexandre, troncato abilmente per catturare la costernazione, risulta molto riuscito e possiede una verità inconfutabile. Siamo in piena rivoluzione cognitiva, l’intelligenza artificiale negli ultimi decenni ha preso sempre più peso. Fino a pochi anni fa non era ancora così sviluppata per il semplice motivo che mancavano i dati. Per meglio rendere l’idea, ad un bimbo per imparare a distinguere un ippopotamo da una giraffa sono sufficienti 3 immagini. Una machine learning che come dice il nome una macchina che impara tramite l’esperienza, quindi necessita dei dati, per distinguere un ippopotamo da una giraffa ne ha bisogno di 1 milione. Si evince che per meglio funzionare il numero di quello che tecnicamente si definisce dataset è molto più vasto, possedere dati è cruciale. Quindi abbiamo un IA che progredisce molto più velocemente di quello che si immaginava, aiutata anche inconsapevolmente dal nostro comportamento visto che per diverse ore al giorno attaccati al cellulare regaliamo dati. Per formare un ingegnere un radiologo ci vogliono anni, per educare un AI qualche ora. D’altra parte con una scuola che non si è evoluta da 250 anni, come possono  i nostri cervelli biologici resistere all’ AI o essere  complementari? Come potranno i nostri ragazzi essere competitivi? Come l’educazione, il sistema scolastico, non completamente darwiniano troverà spazio accanto ai cervelli di silicio alimentati grazie ai mezzi infiniti di GAFA. GAFA sta per Google Amazon Facebook Apple, alcuni dei potenti del mondo, quelli che detengono i dati sono parte integrante del futuro dominante. Quindi quando il prof parla di  GAP culturale dovremmo solo riflettere e prendere atto che esiste. Se come afferma  in Francia vi sono circa 19% di giovani che non sanno usare il computer, alla velocità che stiamo andando saranno tagliati fuori. Certo dividere il mondo tra dieux e gli inutiles fa male, ma la società del futuro sarà ancor meno egualitaria di adesso, ammesso che lo sia mai stata. Il dramma descritto per Harari appunto in Homo Deus occorre evitarlo, questo è quanto in realtà afferma il prof ai suoi alunni. 

Le criptocurrency. Il documentario affronta questo tema.Il fondatore di Jack Dorsey – capo di Twitter e della società di pagamenti Square negli Stati Uniti –  ha acquistato circa 4.709 Bitcoin. La criptovaluta è  uno strumento di potenziamento economico, un modo per partecipare a un sistema monetario globale. Insomma la moneta, il cash è destinato a scomparire. Il processo è iniziato, si finirà che con il nostro amato smartphone pagheremo tutto, e i nostri dati, i nostri spostamenti, i nostri gusti, le nostre propensioni alimenteranno i database o i cloud dei GAFA o altri potenti. Al momento siamo già osservati, basti pensare che quando noi da casa attiviamo una ricerca su google, il motore di ricerca che sa tutto oramai di noi ci listerà esattamente cosa ci aspettiamo. Per trarlo in inganno occorrerebbe chiedergli esattamente il contrario di ciò che vogliamo.  Sembra dura a digerire, quasi fantascienza ma  la massa viene a conoscenza dei fatti quando questi sono già avviati o peggio ancora terminati.

Fondi dell’OMS. il film contiene quest’altra pillola. L’organizzazione mondiale della salute ha l’obiettivo di assicurare il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni mondiali il livello più alto possibile di salute. Ebbene questa organizzazione  è finanziata per la maggior parte da aziende private, il privato al servizio del pubblico, contraddittoria la situazione e a tratti scandalosa.  

Noi esseri pensanti, capaci di attuare delle sinapsi a parte la mise en scène geniale potremmo prendere il positivo di questo lavoro e pensare, riflettere su alcune delle verità indicate. Questo documentario regala input per affrontare, verificare, documentarsi su differenti aspetti della nostra esistenza. La paura è probabilmente un male necessario per una presa di coscienza ed tentare di riprendersi un mondo più umanista, la probabilità di una società binaria esiste e non è molto lontana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.