Bark Psychosis, Hex e la nascita del Post-Rock

Hex dei Bark Psychosis è un album pionieristico, trascendentale, che ha aperto una nuova via nel rock moderno. Nel Maggio del 1994, parlando dell’album, il critico Simon Reynolds utilizzò per la prima volta il termine Post-Rock per descrivere l’album .

I Bark Psychosis, formati da Graham Sutton leader del gruppo, Daniel Gish, John Ling e Mark Simnett, avevano iniziato la loro avventura musicale già nel 1986 appena quindicenni. Ma è nel 1992 che iniziarono a lavorare al progetto Hex.

L’album fu realizzato in 14 mesi, le registrazioni furono svolte tra Brighton e Londra da Marzo a Novembre del 1993. Alla band si unirono i musicisti John Ling e Neil Aldridge, che contribuirono alla registrazione di samples, violini, violoncelli e vibrafoni.

A Londra le registrazioni furono effettuate nella chiesa St John’s a Stratford. L’edificio risaliva al 1830 ed era stato costruito su un antica prigione.

01 - Bark Psychosis - The Loom

In questo disco non troviamo assoli di chitarra o groove frenetici di batteria, tutt’altro. In questo lavoro possiamo assaporare il silenzio, perchè come spiega Sutton:

“Se vivi in una città rumorosa come Londra, l’ultima cosa che hai voglia di sentire è nuovo rumore, così siamo arrivati a scoprire che il silenzio può essere molto più potente di qualsiasi rumore.”

Qui l’influenza dei Talk Talk di Spirit of Eden e Laughing Stock è evidente, tuttavia i Bark Psychosis concentrano in questo lavoro un mix di suoni e texture capaci di creare qualcosa di unico e estremamente originale.

I 7 brani dell’album, ci avvolgono in un atmosfera sottile e sensibile.

Un timido pianoforte apre le danze e da vita a The Loom, la prima traccia di questo capolavoro. Il pezzo si sviluppa con arpeggi di chitarra e un basso senza tempo, un mix ben assortito di elementi classici e psichedelici.

Il disco continua con A Street Scene che è stato l’unico singolo pubblicato. Qui ci troviamo di fronte ad un pezzo ben studiato , dall’atmosfera jazz. All’epoca della sua pubblicazione come singolo, non riscosse molto successo, anzi è stato quasi ignorato. Bisogna dire però che in quel periodo storico in Inghilterra stava esplodendo il fenomeno del brit-pop con band come Oasis, Blur, ecc… ai vertici delle classifiche, quindi risultava molto difficile imporsi con un brano che andava oltre ogni regola di mercato e logica.

Bark Psychosis - A street scene

Si va avanti con Absolute Friend dove il basso fa da padrone, accompagnato da una batteria delicata ancora dal sapore jazz. In Big Shot, Eyes & Smiles e Fingerspit troviamo per la prima volta notevoli dissonanze con tratti noise, evidenti nelle distorsioni psichedeliche di sax e chitarra.  

L’album si chiude con il brano strumentale Pendulum Man, un brano quasi meditativo dove chitarre e tastiere creano un ambiente cosmico, capace di far sognare ad occhi aperti e far dimenticare il frastuono della città e far riscoprire il dolce rumore del silenzio.

Hex è un paesaggio visto attraverso il finestrino di un treno notturno in piena corsa. Un opera magistrale da scoprire e riscoprire, dove il silenzio gioca un ruolo primario, quasi come se fosse più importante ciò che non viene detto piuttosto di ciò che viene espresso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.