Avrai solo tre amori nella tua vita: ecco quali

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L’essere umano ha parlato di amore praticamente da quando è comparso sulla Terra. È stato il tema principale di poeti e pensatori dall’alba dei tempi, e ovviamente in tempi più recenti è diventato oggetto di studio da parte della psicologia. Senza ovviamente mai raggiungere una consapevolezza consolidata che metta d’accordo tutti.

Esistono molti modi di identificare e classificare l’amore e il tipo di amore che stiamo vivendo. Alcuni molto tecnici, e per questo poco utili per capire come gestirlo, altri più legati agli aspetti sociali e comportamentali, quindi superficiali nell’analisi. Secondo gli stadi evolutivi della persona, però, l’amore si divide in tre grandi gruppi, strettamente legati alle nostre fasi di crescita. E questa è l’identificazione che meglio ci aiuta a capire in che stadio siamo e come porci nei confronti di quello che stiamo vivendo.

Scoprire che tipo di amore stiamo vivendo può aiutarci a riconoscere il nostro percorso, a interpretare correttamente gli eventuali problemi all’interno della relazione e a identificare se e quando è necessario un passo avanti. Migliorare le relazioni con il prossimo, incluse quelle sentimentali, è sicuramente una di quelle ambizioni che abbiamo tutti, ed è un campo d’azione in cui possiamo ricevere aiuto da figure specializzate: ad esempio, un buon life coach può sicuramente essere un supporto efficace.

Ecco i tre tipi di amore che possiamo avere nella nostra vita.

Il primo amore

Il primo amore è quello che ci conquista quando siamo giovani. Spesso molto giovani, ancora adolescenti, con un carattere ancora non formato e una valanga di aspettative nei confronti di questo sentimento. Lo viviamo in maniera fortemente idealistica, frutto della rappresentazione di amore che abbiamo avuto dalla letteratura, dal cinema, dai cartoni animati. E crederemo che sarà l’unico amore della nostra vita. Ce ne convinceremo perché è così che pensiamo debba andare, in base a quello che la società e la nostra famiglia ci ha fatto capire.

Quindi faremo di tutto perché funzioni. Anche quando non sembra funzionare. Ci convinceremo che è così che l’amore debba andare, e se una parte di noi non si sentirà pienamente a proprio agio, penseremo che dovremo semplicemente abituarci. Perché l’idea di star vivendo l’amore come il mondo si aspetta che sia è più importante di capire come ci sentiamo davvero.

Questo è l’amore che sembra quello giusto. E magari dura un’intera vita, ovviamente. Ma nei casi più comuni, a un certo punto ci accorgiamo di volere altro. Di essere cresciuti ed aver bisogno di esplorare altre dimensioni di sé. Così il primo amore finisce e ci dirigeremo verso il successivo.

L’amore problematico

Quel che ci accade dopo il primo amore è un amore (o una serie di amori) problematico. Quando ci siamo arrivati, saremo cresciuti rispetto all’amore precedente, avremo capito che il nostro carattere è importante, che dobbiamo seguire quel che vogliamo. E molto probabilmente anche il nostro partner sarà nello stesso stadio evolutivo. L’amore si configurerà dunque come una serie di scontri su come pensiamo che le cose debbano andare. Ci metteremo tutta la nostra energia, perché stavolta non saremo più disposti ad accettare un amore che non funziona solo per i piacere di averlo.

Allo stesso tempo, saremo ancora convinti che per farlo funzionare, l’amore richieda uno sforzo continuo. Per questo lottiamo su ogni fronte, anche se si tratta di piccolezze, perché dietro ogni dissidio può nascondersi un’incompatibilità che va assolutamente risolta. In questo tipo di amore ci concentriamo su ogni singola sfumatura e tendiamo a non passare sopra a nulla. Spesso vengono usate armi non convenzionali, come la manipolazione, l’uso di atteggiamenti passivo-aggressivi e persino qualche forma di abuso, fisico o psicologico. L’amore problematico è l’amore che speravamo fosse quello giusto.

Gli amori problematici durano finché non ci accorgiamo di starci concentrando troppo sul come farlo funzionare, invece che sull’eventualità che forse non funziona e basta. Ad un amore problematico possono seguirne altri della stessa natura: finché si hanno alte aspettative nei confronti della nostra vita amorosa, finché resteremo convinti che dobbiamo a tutti i costi avere una persona da amare e con cui far funzionare la relazione, è molto probabile che continueremo ad avere amori problematici. E uno di loro potrà anche essere quello che durerà tutta la vita, per nostra scelta. Oppure, un giorno, ci accorgeremo che il nostro carattere è formato, che cambiare o far cambiare l’altro è impossibile e che le nostre aspettative verso il concetto di amore si sono notevolmente abbassate. Così magari torneremo soli. E ci prepareremo per l’ultimo tipo di amore.

L’amore che dura

L’ultimo stadio dell’amore è quello che dura in maniera naturale. Lo si può chiamare anche amore quieto, perché manca di quegli estremi picchi emotivi alti e bassi degli amori precedenti. Solitamente arriva senza che lo stessimo cercando e in maniera del tutto inaspettata, probabilmente in modalità che non avremmo mai considerato adatte alla nascita di un amore, e con persone che non corrispondevano alle nostre aspettative precedenti legate al partner di vita.

Nell’amore che dura una vita non sai nemmeno spiegarti perché le cose funzionano – funzionano e basta. Non stai caricando quella relazione con alcuna sovrastruttura o aspettativa, non stai costringendo l’altro ad essere come tu avresti voluto e l’altro sta facendo altrettanto con te. C’è compatibilità ma ci sono anche differenze, e vi ritrovate a notare che le differenze aiutano a completarsi e a mantenersi equilibrati. Insieme riuscite a gestire tutto, in maniera tranquilla. Siamo in grado di accettare l’altro/a nella sua interezza, coi suoi pregi e i suoi difetti, senza che questo sia uno sforzo. E l’altro/a fa altrettanto con noi.

L’amore quieto è l’amore che sentiamo essere quello giusto. Anche se non siamo in grado di spiegarcelo in base ai parametri che consideravamo imprescindibili per l’amore. Quando questo amore arriva, capita che lo si osservi procedere quasi per inerzia, nel modo giusto, senza che debba sforzarti troppo per mantenerlo nei giusti binari. Senti di essere all’interno del percorso che il tuo destino voleva per te e ti concentri semplicemente nel farne crescere i frutti nel modo giusto. Se non esistono forze esterne che ne impediscano la continuazione, questo è l’amore con cui termineremo la nostra ricerca.


Con molta probabilità, l’amore che stiamo vivendo dipende fortemente dallo stato evolutivo in cui siamo. È dunque utile capire che tipo di rapporto abbiamo col concetto stesso di amore, quali aspettative stiamo vivendo e quanti sacrifici ci siamo ritrovati a fare per far funzionare quel rapporto. In base a questo possiamo valutare in quale stadio emotivo siamo e se siamo davvero disposti a cambiare atteggiamento e passare allo stato successivo.

Per chi crede nel destino, ogni amore che non ha funzionato aveva valide ragioni per non funzionare. Per lo stesso motivo, un amore che è destinato a funzionare, funziona anche se non forziamo in quella direzione. Sono tutti aspetti che guidano e cambiano il nostro modo di relazionarci con la persona che amiamo e c’è sempre qualcosa che possiamo fare per andare nella direzione giusta. E se non sappiamo bene “cosa”, chiedere a un buon life coach può essere la soluzione giusta.

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