Al Telefono: i significati del nuovo brano di Cesare Cremonini

Posted by

Il telefono, mezzo di comunicazione più innovativo, indispensabile e abusato, dall’antichità a oggi, è il protagonista del nuovo brano di Cesare CremoniniAl Telefono è il singolo che anticipa il primo  album-raccolta dell’artista bolognese, Cremonini 2C2C The Best Of, in uscita il prossimo 29 novembre.

È una canzone autobiografica, come tutti gli inediti di #CremoniniTheBestOf. È una canzone sulla sopravvivenza. Su quanto si debba scavare a fondo tra i ricordi chiusi in un telefono per arrivare a chi amavamo davvero, al giorno in cui siamo morti. È una canzone sui palazzi di ricordi che siamo in grado di costruire sulle macerie. Nessuno è più immune da tutto questo. È stato un lavoro di scrittura e ricerca musicale lungo e profondo, che continua e amplia il discorso iniziato con Poetica, che non andava chiuso ma approfondito.

Descrive così il suo nuovo ritorno sulle scene musicali uno tra i più grandi e promettenti cantautori contemporanei italiani. Cremonini è un amatore delle parole studiate, che accarezzano l’anima e portato chi ascolta verso confini inesplorati e idilliaci. Anche in Al Telefono è evidente la sua forte ispirazione verso i Maestri della canzone italiana. Inevitabile associare l’irriverenza e la metrica del brano a Battisti, Dalla, a un Vasco dai suoni melodici ma diretti e pungenti.

La scelta del telefono come mezzo di comunicazione più esemplificativo, sicuro, che dona stabilità nel passare da un tempo storico all’altro, con la certezza che sia l’oggetto senza il quale non andremmo da nessuna parte, da cui non sappiamo separarci perché troppo vicino a noi, a ciò che siamo. Raccoglie indizi e custodisce segreti. È la nostra memoria ed è ciò in cui ci rifuggiamo quando vogliamo ricordare, anche tramite le fotografie che conserviamo al suo interno.

Cesare Cremonini - Al Telefono (Lyric Video)

E adesso fammi una fotografia
e tienila per sempre nel telefono
voltati e vai via
per tutti quei sorrisi che si sprecano
al telefono

Archi e fiati accompagnano un finale malinconico e nostalgico. Le fotografie rievocano ricordi che ci fanno sentire un po’ più soli. I sorrisi catturati provocano rimpianti e si rimane inermi davanti a quello stesso telefono che ci ricorda gioie immense e dispiaceri forse evitabili.

Il Testo:

Come non ricordi più?
dai che anno era
ho come l’impressione che tu stia ridendo
forse non sei sincera

E fammi una fotografia
e tienila per sempre nel telefono
in mezzo alla pornografia
poi a tutti quei sorrisi che si sprecano
al telefono, uh uh uh

Si ricorda di me
non so niente di lei
ho provato ad entrare in quel vecchio locale
che prima era un club
dove andavi anche tu,
che peccato però
non ti ho mai vista entrare alla notte se c’eri
le luci leggende, le amiche nei bagni col cellulare
quando qualcuno mi chiede di te
gli rispondo così prima di scappare

Fammi una fotografia
e tienila per sempre nel telefono
ti dico una bugia
è facile lasciarsi in un telefono

Ma quante volte penserai che è vero
che sei rimasta sola in mezzo al cielo
ma solo sono anch’io come uno scemo
al telefono
al telefono
al telefono

Ho l’impressione che
sincera

E adesso fammi una fotografia
e tienila per sempre nel telefono
voltati e vai via
per tutti quei sorrisi che si sprecano
al telefono
al telefono
al telefono
al telefono
al telefono
al telefono

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.