La settima stagione di Game Of Thrones: una partenza piena di spunti

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In “ritardo” di tre mesi rispetto al solito debutto di aprile, si è aperta lo scorso weekend quella che sarà la penultima stagione di Game Of Thrones, una delle serie più premiate e seguite di sempre. E già dal primo episodio ci sono diversi elementi a cui prestare attenzione.

Anche stavolta siamo partiti col consueto susseguirsi di diversi personaggi e ambientazioni. Da Arya, ripresa nei momenti successivi alla morte shakesperiana del patriarca Walder Frey, si passa principalmente a Bran, che arriva al Muro; a Jon e Sansa; Cersei e Jaime che ricevono Euron Greyjoy; Sam alla Cittadella; ed il Mastino, ancora con la Fratellanza.

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Petyr “Littlefinger” Baelish e Sansa Stark

A livello narrativo, il personaggio più importante dell’episodio è forse Sansa, la cui continua trasformazione permette di tracciare un parallelismo tra lei e Jon, da una parte, e Cersei e Jaime dall’altra (le due coppie di fratelli appaiono infatti una dopo l’altra). Nella sequenza di Grande Inverno, in un consiglio di casate del Nord, Sansa contraddice apertamente Jon, tentando invano di convincerlo a punire i figli dei traditori (questi ultimi, già morti nella Battaglia dei Bastardi). Nella conversazione che i due hanno in seguito, Jon accosta la strategia di Sansa a quella di Cersei, non contraddetto dalla sorella, che anzi ammette la sua ammirazione per l’attuale regina.

Nella scena successiva, Cersei e Jaime hanno una conversazione in cui lui, seppur in maniera differente da Jon, ricalca l’importanza di alleati affidabili. Le due coppie sono messe doppiamente in relazione. In primo luogo, vengono contrapposti i due personaggi femminili ai due maschili: la durezza di Cersei e Sansa contro la pragmaticità di Jon e Jaime. D’altro lato, i rapporti tra i quattro presentano una struttura chiasmica, in quanto Jon e Cersei sono attualmente più in alto gerarchicamente di Sansa e Jaime.

Sansa non è importante solamente nella costruzione di questo parallelismo tra i due Stark ed i due Lannister: essendo lei in un processo di continua evoluzione che l’ha portata ad essere molto vicina a Cersei ideologicamente e strategicamente, non sarebbe sorprendente vederla provare a prendere almeno il posto di Jon in un futuro non lontano.

A livello tematico, due scene molto importanti sono invece l’incontro di Arya con il gruppo di soldati (lo sfortunato cammeo di Ed Sheeran) e l’ultima conversazione di Sandor Clegane, il “Mastino”, con i membri della Fratellanza. Tanto i soldati quanto il Mastino mostrano rassegnazione verso l’ordine delle cose: per i primi, questo si manifesta nell’inevitabilità di combattere le “guerre d’altri”; per il secondo, è una conseguenza della mancanza di una giustizia divina.

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Sandor Clegane

Sarebbe molto difficile non vedere la combinazione delle due scene come un chiaro messaggio politico e quasi sociale: la “guerra d’altri”, tanto più se accostata a tutte le trame politiche viste anche solo in questo episodio, denuncia con forza la separazione tra politica e persone comuni, un tema di forte attualità. Tanto la semplice generosità del gruppo di soldati quanto la desolata compassione di Sandor stridono con le macchinazioni e le motivazioni di tutti quanti hanno un ruolo politico (salvo forse Jon), stridio che si trasforma in un grido di denuncia che va al di là della serie stessa, né sarebbe la prima volta. Tuttavia, appare chiaro anche un certo pessimismo, non solo nelle già citate parole del Mastino, ma anche nella risata dei soldati all’idea che Arya sia diretta ad Approdo del Re per uccidere la regina.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, a parte Sansa, Sandor Clegane è quindi particolarmente interessante. Il processo di cambiamento del Mastino, cominciato forse nella sua vita con la comunità di Ray, all’inizio della sesta stagione, è in un certo senso inverso a quello della più grande delle Stark: se non proprio nobiltà d’animo, il soldato ha quantomeno acquisito un certo grado di pietà.

Infine, un altro personaggio che spicca nell’episodio è l’istrionico e sfacciato Euron Greyjoy: sarà sicuramente interessante vedere quale sarà il regalo che tenterà di portare in dote a Cersei per convincerla a sposarlo.

Il secondo episodio della settima stagione di Game Of Thrones sarà trasmesso da Sky Atlantic alle 3 della notte tra domenica e lunedì, mentre sarà possibile guardarlo doppiato a partire dal giorno dopo.

Miguel Forti

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