Il ridicolo sublime di David Lynch: all’interno di 3×08 di Twin Peaks

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Recensire ogni singola puntata di Twin Peaks sarebbe poco incisivo e alquanto ripetitivo, trasformando Auralcrave in una delle tante pagine già esistenti per internet, alla ricerca spietata di views per guadagnare qualcosa con le pubblicità. Auralcrave si propone piuttosto di analizzare, de-costruire il sublime, ciò che genera emozioni; e la puntata 3×08 di Twin Peaks merita una particolare menzione tra le nostre pagine, perché probabilmente rappresenta, insieme alla storica ultima puntata con cui si concluse la seconda stagione, un punto di svolta fondamentale.

La puntata, ad uno sguardo attento, può essere indicata come il manifesto stilistico lynchiano; una sintesi dei suoi precedenti lavori, che sembrano essere, seppur implicitamente menzionati.

La puntata si apre con il doppelgänger dell’agente Cooper che, in macchina con una sua conoscenza di nome Ray, evade dal carcere. Il punto di svolta lo si ha quanto Ray spara ripetutamente a Cooper: cominciano a ruotare, in una sorta di rituale, attorno al corpo sanguinante di Cooper, delle strane presenze, dipinte interamente di nero, che sembrano ricordare uno strano personaggio che compare in una scena particolarmente tesa di Mulholland Drive.

A differenza degli episodi precedenti, in cui Lynch dà spazio alla fine ad una band che suona interamente un proprio pezzo, in dissolvenza con i titoli di coda; qui lo “spazio musicale” è inserito in modo brusco dopo una sola decina di minuti, a dimostrare la particolarità di questa puntata, che infatti presenta una guest star: Trent Reznor con i suoi Nine Inch Nails, che hanno saputo rendere alla perfezione l’atmosfera cupa, oscura, perversa che ha aleggiato fino a quel momento.

Dopo l’improvviso risveglio di Cooper, si apre una lunga sequenza psichedelica e allo stesso tempo onirica, che impegna la quasi tutta la parte centrale: siamo tornati indietro (per la prima volta nella serie c’è un salto temporale così ampio) fino al 16 Luglio 1945, giorno dell’esplosione di una bomba atomica nei pressi delle White Sands nel New Mexico, per un test nucleare che avrebbe preceduto i due più famosi bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki.

Il piano si muove così all’interno della nube del “fungo atomico“, spostandosi continuamente tra varie immagini che ricordano documentari astronomici, concludendo con una immagine delle stelle simile a quella di apertura di Eraserhead (film al quale Lynch, come egli stesso ammette, è incredibilmente attaccato).

Lynch forse comincia a dare delle risposte, ci accompagna nella visione di come sia nato il male che infesta la città di Twin Peaks, un male che è radicato in America e che necessita una forza contraria. Quando dall’alto della sua torre, il gigante (che ha sempre cercato di fornire a Cooper dei consigli, sotto forma di enigmi) nota cosa stava accadendo sulla Terra, il diffondersi del male oscuro che ha il volto di Bob, ecco che egli stesso si eleva e una luce di un colore tendente all’oro fuoriesce dal suo cranio, fino a formare una bolla (che ricorda quella del film The Fountain), al cui interno emerge il volto di Laura Palmer (la stessa immagine compare all’inizio della sigla e in una cornice nel soggiorno di casa Palmer), che si autonomamente si dirige verso la Terra, in particolare a Twin Peaks.

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Laura è così un miracolo redentivo. Con lei comincia il processo di purificazione dal male: sarà infatti lei, a quanto pare destinata dalla nascita, in Fuoco Cammina Con Me, a rifiutare le lusinghe di Bob (l’incarnazione metafisica del male, incarnata nel padre, Leland Palmer).

La sua morte (così come quella di Cristo) è la morte necessaria del predestinato, ciò che mette in moto la lotta contro il male. Non a caso, le indagini di Cooper sul male, la Loggia Nera, sulla corruzione della città sono solo una conseguenza delle indagini sull’omicidio di Laura, che è il vaso di Pandora che nasconde qualcosa di molto più vasto e pericoloso. Questo sacrificio sarà però ben ricompensato, con l’accesso ad un mondo ultraterreno (la visione angelica che segue la morte di Laura in Fuoco Cammina Con Me).

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