All Night di Parov Stelar, la storia dietro la canzone virale dell’ultimo spot TIM

Se disponete di un apparecchio televisivo in casa, o accedete frequentemente al web, avrete senza dubbio visto (e ascoltato) il nuovo spot della TIM che da poco meno di due mesi a questa parte imperversa su ogni network e canale della TV generalista. Lo avete presente, vero? Quel promo di 60 secondi circa, disponibile in edit anche più brevi, in cui ballerini professionisti, e non, si scatenano per le strade di Milano, tra mura domestiche e nei posti più disparati sulle note di un pezzo dall’accattivante riff di piano e dalle contagiose sonorità electro swing. Supponiamo anche che molti di voi si siano fiondati su Shazam per conoscere titolo e interprete del brano in questione, sempre più gettonato nelle ultime settimane. Se non lo avete fatto ancora, tranquilli. Adesso vi raccontiamo noi qualcosa a riguardo.

Innanzitutto dobbiamo spostarci oltralpe, tornando indietro di cinque anni, al 2012, quando il DJ e produttore austriaco Parov Stelar pubblica All Night (questo il titolo della canzone che accompagna lo spot) nel doppio album The Princess, attraverso la sua etichetta indipendente Etage Noir Publishing. Seconda traccia nel disco, All Night cattura in modo graduale l’attenzione del pubblico grazie al suo ritmo a metà strada fra elettronica e jazz, un curioso miscuglio sonico che distingue lo stile del producer dagli esordi e lo rende pioniere di un vero e proprio genere alternativo di musica dance.

Nonostante non esca come singolo ufficiale dall’LP, ma circoli in versioni remixate su iTunes e nelle discoteche locali, All Night approda pian piano su Internet, permettendo al nome di Stelar di finire nel radar di diversi discografici che di lì a breve affideranno a lui il compito di rivisitare in chiave elettroacustica singoli come Dark Paradise di Lana Del Rey e I Can’t Give You Anything But Love di Lady Gaga e Tony Bennett. A contribuire allo sdoganamento di All Night a livello europeo sarà inoltre una serie di clip amatoriali, caricate online, tra cui un simpatico video condiviso per diletto su YouTube da un ballerino tedesco e autodidatta, Sven Otten, che ama fondere Charleston, Tectonic e Rebolation nei propri numeri. All Night calza a pennello con le singolari movenze del giovane, e certamente questo avrà pensato la direzione artistica dell’azienda telefonica italiana nel momento in cui ha scovato il filmato in rete e deciso di contattare il 29enne al fin di creare un advert che lo vedesse protagonista. Sì, perché è proprio lui il molleggiatissimo danzatore in smoking color TIM, e dalle gambe roteanti, che spicca nei diversi take della pubblicità della compagnia, sul piccolo schermo dal 31 dicembre 2016.

Durante il 67esimo Festival di Sanremo, conclusosi la settimana scorsa, lo spot ha poi raggiunto l’apoteosi della sovraesposizione mediatica, assurgendo a fenomeno virale nel bel mezzo della gara canora, quando per tutte e cinque le serate della kermesse è stata mandata in onda una speciale versione della réclame, con il brano di Parov interpretato in via eccezionale da Mina (a cui resta da musicare solo l’elenco telefonico per chiudere il cerchio delle innumerevoli cover nelle quali si è cimentata nel corso degli anni). Ma ciò che, forse, pochi di voi ricorderanno è che All Night non è del tutto estranea al mondo dei commercial televisivi. Diciamo che la TIM non detiene l’esclusiva nell’uso di questo pezzo come jingle, ecco. Non molto tempo prima, difatti, la canzone era stata già scelta come colonna sonora per una campagna pubblicitaria dello stilista Paco Rabanne, volta a lanciare sul mercato mondiale la fragranza Lady Million Eau My Gold nel 2014. Qui sotto la prova inconfutabile:

Forte del successo riottenuto nel nostro paese con All Night, e benché la traccia rappresenti una sorta di usato sicuro e garantito, l’intero LP The Princess di Parov Stelar è stato prontamente ristampato su doppio CD e vinile e distribuito dalla Warner Music in tutti i negozi di dischi, a partire dal 10 febbraio, confermando appieno quanto le strategie commerciali dei grandi marchi, spesso e volentieri, giovino alla musica (e vice versa).

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