Trump dice no: Bocelli non canterà alla cerimonia di insediamento

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Le voci erano girate qualche giorno fa, dopo che per settimane l’entourage di Donald Trump era alle prese con la preparazione della cerimonia di insediamento che si terrà il prossimo 20 gennaio. Come noto, la popolarità di The Donald non è altissima nel mondo della musica, e il suo team ha fatto parecchia fatica per individuare uno o due cantanti famosi disponibili a partecipare all’evento. Fonti interne avevano rivelato che per l’occasione Trump avrebbe deciso di offrire più di quanto di solito un artista chiede per un evento come questo (cifre che si aggirerebbero intorno al milione di dollari), ma ciononostante artisti come Elton John, Justin Timberlake e Bruno Mars avrebbero rifiutato.

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Qualche tempo fa però era circolata la notizia sulla partecipazione di Andrea Bocelli, che si sarebbe esibito insieme alla giovane mezzosoprano Jackie Evancho, famosa per la sua partecipazione all’edizione di qualche anno fa di America Got Talent. Era addirittura previsto un duetto dei due cantanti. Ma l’entourage di Trump ha fatto sapere che Trump ha declinato l’offerta di Bocelli. Senza aggiungere ulteriori commenti. A diramare la notizia sono stati diversi giornali internazionali, come CNBC. Ciò contraddirebbe quanto espresso da alcuni quotidiani italiani, che invece sostengono una tesi completamente diversa, secondo cui è stato Bocelli a chiedere l’annullamento della partecipazione dopo l’ira dei fan sui social al diramarsi della notizia.

Secondo quanto riportato dal New York Post, Trump e Bocelli sono amici di vecchia data,  col primo che si dichiara grandissimo fan del secondo, per cui a chiedergli di partecipare potrebbe essere stato lo stesso Trump. Non sarebbe stata nemmeno la prima volta: nel 2010 Trump aveva già ospitato Bocelli nella sua tenuta in Florida.

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