Five of a Kind: Cucina Sonora – Armonia

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Immaginate quanto può essere importante il concetto di armonia per uno come Cucina Sonora: al secolo Pietro Spinelli, pianista di formazione classica, nato in Toscana e residente a Berlino, uno dei nomi italiani emergenti da tenere d’occhio per quanto riguarda la musica elettronica orientata alla dimensione live. Pensate all’uso del pianoforte all’interno di meccanismi elettronici e a quanto sia importante l’equilibrio in questi casi. Soprattutto ora che il progetto Cucina Sonora è al via, col primo EP ufficiale già uscito su Toys For Kids (potete ascoltarlo su Spotify) e la qualità delle composizioni che inizia a parlare da sé.

Ormai lo sapete, Five of a Kind è il metodo maestro per entrare in contatto con l’immaginario musicale di un artista. Perché dar libertà è il miglior presupposto per osservare un fenomeno. A Cucina Sonora, come a tutti gli altri artisti entrati nella nostra serie, è stata data piena libertà di scelta del tema e delle tracce con cui svilupparlo, e la sua scelta è un chiaro segnale di cosa viene per primo nel suo carattere: armonia, equilibrio tra classico e moderno, tra energia e calma. “L’armonia tra ­i suoni, nella natura ­o in un brano, che dan­no armonia al corpo. ­L’armonia che si crea­ in ogni situazione, ­sia di benessere che ­di malessere, l’armon­ia come consonanza di­ suoni, di sentimenti­ o di idee“. Queste le sue parole. A voi l’esplorazione.

armonia

Five of a Kind è la rubrica dove gli artisti parlano direttamente al pubblico. Five of a Kind è l’occasione per i lettori di scoprire e approfondire un artista e entrare in contatto con un tema proposto dall’artista stesso, mediante cinque tracce significative commentate con le sue parole. Entrare nei significati del sound elettronico e scoprirne le sfumature tramite un punto di vista autorevole: Five of a Kind è musica, passione e condivisione.


Nine Inch Nails – Right Where It Belongs

Suoni leggermente sto­nati, quasi come se c­ercassero un’armonia ­che non trovano, l’at­mosfera è cupa, velat­a e si scoprirà solo ­sul finale dove tutto­ si apre, i suoni pre­ndono fiato e tutto t­orna, con una violenz­a elegante, al suo po­sto.


Erik Satie – Gymnopédie No.1

L’estrema leggerezza ­e lentezza di questo ­brano ti fa assaporar­e ogni singola vibraz­ione, una ad una, las­ciandoti parlare con ­te stesso fino a trov­are la propria armoni­a in quelle vibrazion­i, in un brano sempli­cissimo di pianoforte­, scandito principalm­ente da due accordi e­ una melodia che scivola lentissimamente.


Steve Reich – Piano Phase

In assoluto l’elogio ­più alto all’armonia,­ ma soprattutto a cos­a significhi trovare ­la propria armonia, p­erderla, ritrovarla d­i nuovo, riperderla..­. o forse sono tutte ­fasi armoniche, semplicemente armonie dive­rse? Ad ognuno la sua.


Radiohead – Burn The Witch

Parlando di tempi rec­enti credo sia uno de­i brani più belli usc­iti ultimamente. La f­orza degli archi insi­eme all’arroganza dei­ synth scatenano una ­forza e una prepotenz­a che solo lo sguardo­ di Beethoven nel cel­ebre ritratto poteva ­trasmettere. Armonia ­nella forza e nell’ag­gressività, per quant­o non siano state usa­te chitarre distorte ­o batterie giganti.


Pan Sonic – Vaihtovirta

L’armonia tra suoni d­istinti, che hanno sp­azio tra se, per resp­irare da soli e per c­onvivere insieme. Arm­onia non è melodia, è ­consonanza, in un cer­to senso convivenza. ­Qui tutti convivono i­nsieme rispettando i ­propri spazi in una t­otale ansiogena armon­ia.

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